Ennio_Marchetto1000x327_0Poesia e trasformismo sbarcano al Teatro Alfieri stasera, venerdì 7 marzo grazie allo spettacolo “Carta Canta” di Ennio Marchetto. Un artista unico, che in quasi 20 anni di carriera è stato alla ribalta dei palcoscenici più prestigiosi del mondo. Edimburgo, Londra, Parigi, Berlino, New York e Los Angeles: il suo spettacolo non ha confini, raccogliendo consensi ovunque, con i suoi costumi di carta che raffigurano grandi cantanti e grandi personaggi italiani e stranieri. E come per i più grandi trasformisti, la forza dello spettacolo sta nella straordinaria velocità con cui muove i costumi, li apre, aggiunge particolari disegnati e parrucche di carta. Tina Turner, Mina, Liza Minelli, Marylin Monroe, Vasco Rossi, Madonna, Pavarotti , fino ad arrivare alle sue creazioni più recenti, da Lady Gaga a Giusy Ferreri, passando per Arisa, Adriano Celentano, Justin Bieber, Einstein e Maria Callas, per una babilonia di musica, teatro e creatività. Come si è formata la sua capacità di trasformista e quale pensa sia la caratteristica principale del suo spettacolo? “Devo per prima cosa ringraziare la mia città. Non fossi nato a Venezia forse non avrei iniziato ad amare quest’arte. Adesso mi viene così naturale. Mi dicono persino che somiglio ai personaggi che imito. Sessanta in un’ora di spettacolo. E conti che ne ho molti altri in repertorio, dopo tutti questi anni di carriera. Infatti lo spettacolo si evolve con il tempo, si aggiorna per essere sempre contemporaneo e raccogliere anche un pubblico giovane. Questa attualizzazione serve anche a me, per rinfrescarmi e continuare a divertirmi”. Si definisce un cartone animato vivente… “Ho inventato questa definizione perché non posso dire di essere un mimo, un clown, un trasformista alla Brachetti. Uso costumi di carta: prendo un personaggio della scena musicale e ne faccio una versione da cartone animato, spesso bidimensionale. Lo ridicolizzo in un certo senso, lo rendo comico, lo stilizzo”. Lo scorso anno ha partecipato a Zelig, cosa pensa dell’esperienza sul piccolo schermo? “Ho avuto a disposizione tempi brevissimi, come tutti, e anche se la Tv è un mezzo straordinario per essere conosciuti da molte persone devo dire che io sono un animale da palcoscenico, mi piace il contatto con il pubblico e anche solo dover guardare in camera mi fa sentire inibito”. Biglietti: 20 euro platea, barcacce, palchi, 15 euro loggione. Ridotti 15 euro (platea, barcacce e palchi) e 10 euro (loggione) per allievi scuole di teatro e danza, studenti under 25, soci UTEA, abbonati alle stagioni teatrali di Moncalvo, Nizza e San Damiano. Per informazioni e prenotazioni: 0141.399057 Marianna Natale