Continuano le le nostre interviste con i protagonisti della Tosca, opera curata dall’Orchestra Sinfonica di Asti che andrà in scena al Teatro Alfieri il 24 maggio alle 21 e il 26 maggio alle 16. L’evento si preannuncia come imperdibile sia per la partecipazione di grandi nomi, come il direttore Marcello Rota e i protagonisti  Valter Borin (Cavaradossi), Stefanna Kybalova (Tosca) e Alberto Gazale (Scarpia), con musiche saranno rigorosamente dal vivo grazie a un’orchestra di cinquanta elementi in buca.
Ne abbiamo parlato con la protagonista femminile Stefanna Kybalova. Cosa si prova ad affrontare un’opera come Tosca? Sono estremamente eccitata di poter interpretare il ruolo di Tosca che sogno fin da ragazzina: ho imparato a memoria quest’opera da un disco che mi regalò mio nonno e sognavo un giorno di poter calcare il palcoscenico atteggiandomi da Tosca. E’ un personaggio molto impegnativo, denso di sfumature emotive, che ho raccolto nella lettura del dramma di Sardou, nel libretto dell’opera e nella musica di Puccini che sapeva molto bene come far vivere i sentimenti dei personaggi attraverso l’intreccio armonico nell’orchestra. Tosca è un personaggio assolutamente molto lontano dalla mia indole (per esempio lei è una donna molto gelosa, io non ne sono capace, sa di essere estremamente magnetica e attraente, mentre io di queste virtù non ne sono consapevole), quindi sarà una sfida molto interessante trovare la maniera di entrare appieno nel personaggio e portare la mia interpretazione di questa donna così affascinante, complessa, piena di bellezza e passione e di essere “troppo amante” citando il complimento che Scarpia le fa nel secondo atto. Perchè ha accettato di partecipare a questo allestimento? Quando mi proposero di cantare Tosca, non potevo crederci e per giorni ho pensato che fosse solo “pour parler”. Quando ho realizzato che sarei stata Tosca, ho sentito un tuffo al cuore e mi sono immaginata sulla scena mentre cantavo “Vissi d’arte”. Avrei finalmente potuto pronunciare queste meravigliose parole, avrei potuto finalmente dare vita a tutto quello che io ho sempre pensato di Floria Tosca. Ammetto che mi sento anche molto tranquilla perchè sarò nelle mani di un bravissimo Direttore d’orchestra che stimo profondamente e con il quale ho debuttato a Roncole La Traviata, Marcello Rota, sarò immersa in un ambiente pieno di entusiasmo e professionalità grazie all’Orchestra Sinfonica di Asti capitanata da Enrico Bellati che si sta dedicando appieno all’organizzazione di questo allestimento curando ogni minimo dettaglio perchè questo spettacolo possa letteralmente penetrare l’anima del pubblico e diventare così per tutti un’esperienza indimenticabile. E poi ho la grande fortuna di essere al fianco di mio marito, Valter Borin, compagno appassionato nella vita e sulla scena, con il quale potrò essere vera nell’esprimergli tutto il mio amore e la mia passione, e Alberto Gazale, bravissimo collega, con cui sarà un grande onore condividere gli attimi di “follia”. Cosa le piace di più del personaggio che interpreta? Floria Tosca è il destino al quale non sfugge nessuno. E’ colei che innesca la concatenazione degli eventi ai quali nessuno può sottrarsi, neanche lei stessa. Tosca è la bellezza della melodia, la violenza dell’armonia, è l’immortale capolavoro di un pittore – Cavaradossi, e di un musicista – Puccini. E’ colei per la quale si “darebbe la vita” per asciugarle il pianto… Quando entra in scena Tosca, non deve entrare un diva, ma una donna che non può fare a meno di attirare gli sguardi su di sè. L’intervista integrale apparirà sul numero dlla Gazzett d’Asti in edicola venerdì 24 maggio. I biglietti per la Tosca sono disponibili a 20 euro per platea, barcacce e palchi (ridotto 15 euro per i possessori della tessera Sostenitori Orchestra Sinfonica di Asti), 15 euro per il loggione. Per informazioni e prenotazioni: 0141/399057 – 0141/300040 (dal martedì al venerdì, orario continuato 10-17). Alexander Macinante