Il festival Passepartout giunge alla quattordicesima edizione: organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con l’appoggio della Città di Asti e della Regione Piemonte, e con la direzione scientifica di Alberto Sinigaglia, si terrà ad Asti dal 3 all’11 giugno. La rassegna mette a confronto l’anno in corso con uno della storia nel quale, come in uno specchio, si riconoscano, a vari livelli, analogie utili a capire il presente e a intuire il futuro, con l’aiuto dei maggiori storici, giornalisti e scrittori. Per questa edizione, essendo il tema molto articolato, in divenire e ricco di spunti, la riflessione si estenderà per un secolo intero. Da qui il titolo “1917-2017: Rivoluzioni!”. Passepartout affronta questa tematica dai molti volti ospitando la scrittrice Dacia Maraini, il saggista e storico Luciano Canfora, Nichi Vendola, protagonista della scena politica, l’economista Domenico Siniscalco, il metereologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, lo storico Alberto Melloni, nomi di punta del giornalismo italiano come Michele Serra, Gianni Riotta, Sergio Romano, Marco Imarisio, Marcello Sorgi, gli esperti di musica Massimo Cotto e Sandro Cappelletto, il Direttore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale Paolo Magri, la sociologa Chiara Saraceno, l’architetto Carlo Ratti e l’artista Ugo Nespolo. Dopo il successo raccolto lo scorso anno, anche in questa edizione ci sarà uno spazio dedicato al cinema con la proiezione ogni sera, al termine degli incontri, di un film per approfondire i temi trattati, in collaborazione con il Circolo Cinematografico Sciarada. Confermati anche gli appuntamenti pomeridiani con studiosi astigiani: Laurana Lajolo, Francesco Ghia, Alberto Banaudi, Piercarlo Grimaldi e Francesco Bellè declineranno il tema del festival nei rispettivi ambiti di studio. Passepartout privilegia il modello della lectio magistralis invitando ospiti di alto profilo a parlare su un tema specifico e cerca in questo modo di trovare una strada nuova, alternativa ai dibattiti e tuttavia coinvolgente, per permettere un maggiore approfondimento dei temi affrontati. Il programma prevede anche la premiazione del concorso Architetture Sottili in Collegio. Presidente di giuria è Vincenzo Latina, vincitore del Premio Architetto italiano 2015, oltre che della “Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2012” della Triennale di Milano. Altra importante novità è l’ingresso di Passepartout tra i festival partner del progetto Superfestival, che raccoglie per la prima volta i principali festival culturali italiani in un’unica prestigiosa casa, ovvero la XXX edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino,
che dal 18 al 22 maggio a Lingotto Fiere ospiterà la prima edizione del  Superfestival. Qui le esperienze più interessanti e creative da tutta la Penisola si incontreranno portando ciascuno il meglio dei propri autori e la peculiarità della propria formula. Passepartout sarà quindi presente con un evento all’interno del programma del Salone: lunedì 22 maggio alle ore 14 in Sala rossa Furio Colombo dialogherà con Ennio Caretto  nell’incontro “Cosa resta di John F. Kennedy nell’era di Trump”. Passepartout avrà anche un’altra “anteprima”:  martedì 23 maggio alle 21 in Biblioteca il giornalista e scrittore  Carlo Panella terrà l’incontro “Le Primavere arabe: rivoluzioni fallite?”. Simbolo del festival sono sempre gli alberelli ideati da Paola Malfatto e realizzati dal Faberlab dell’Istituto IPSIA Castigliano di Asti, che ha coinvolto ragazzi del IV e V anno, e che verranno “piantati” in diversi punti della città.  Nuovo invece il logo del festival, realizzato da Chiara Malfatto. PROGRAMMA: Sabato 3 giugno Ore 18 Paolo Magri L’età dell’incertezza Nato a Bergamo nel 1960, è Vice Presidente Esecutivo e Direttore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale; Segretario Generale del Gruppo Italiano della Trilateral Commission; Vice Presidente del CESVI (una delle principali ONG italiane). È docente di Organizzazioni Internazionali all’Università degli Studi di Pavia e al Master in Comunicazione per le Relazioni Internazionali dello IULM; Membro della Consulta Tecnica della Fondazione Giordano Dell’Amore (Microfinanza) e del Consiglio d’Indirizzo della Fondazione Italia-Russia. Dal 1992 al 2005 è stato Direttore delle Relazioni Internazionali presso l’Università Bocconi di Milano e Docente di Relazioni Internazionali; in precedenza funzionario presso il Segretariato delle Nazioni Unite a New York. È stato consulente per diversi Organismi e Imprese internazionali – Ministero degli Affari Esteri italiano Albania), Unione Europea (Polonia), Italcementi (Egitto) – e Direttore del Business Council Italo-Egiziano (2006-2007). È regolarmente ospite in qualità di commentatore su temi di politica estera in programmi televisivi e radiofonici. Ore 21 Nichi Vendola La rivoluzione delle famiglie Nato a Bari nel 1958, è un politico italiano, oltre che giornalista iscritto all’Albo, per due mandati eletto Governatore della regione Puglia. Nel 1972 si iscrive alla Federazione dei Giovani Comunisti, ed entra nella segreteria nazionale dal 1985 al 1988. Nel 1990 arriva l’esperienza del Comitato Centrale del Partito Comunista Italiano. È  tra i fondatori del Partito della Rifondazione Comunista e tra i promotori della Lila e dell’ArciGay. Tra i libri da lui scritti: Prima della battaglia, Soggetti smarriti, Il mondo capovolto, Lamento in morte di Carlo Giuliani, Ultimo mare. Partecipa a diverse missioni internazionali, dal Tagikistan alla Colombia, dalla Bosnia al Guatemala. Nel 1992 viene eletto deputato per la prima volta e nel 1996 è Vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia. Nel 2005 viene eletto Presidente della Regione Puglia, ruolo confermato anche per il successivo quinquennio. Nel 2010 è Presidente di Sinistra Ecologia Libertà, esperienza politica recentemente conclusa. Domenica 4 giugno Ore 11 Sergio Romano La Russia del Novecento dalla rivoluzione all’Impero È storico, scrittore, giornalista e diplomatico, oltre che gradita presenza fissa al festival. Entrato alla Farnesina nel 1954, dopo quattro anni trascorsi a Roma viene assegnato all’ambasciata d’Italia a Londra. Dal 1968 al 1977 è primo consigliere a Parigi e in Francia. Dopo essere rientrato al ministero degli Esteri come direttore generale delle Relazioni culturali, è nominato ambasciatore presso la NATO dal 1983 al 1985. Conclude la sua carriera diplomatica nel 1989 come ambasciatore a Mosca. Si dedicherà in seguito all’insegnamento e alla scrittura, collaborando con numerose testate. È autorevole editorialista del Corriere della Sera, dove cura la rubrica delle lettere che fu di Indro Montanelli. Ore 18 Luciano Canfora Pensare la rivoluzione russa Professore ordinario di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari, è membro dei comitati direttivi di prestigiose riviste, nonché della Fondazione Istituto Gramsci e del comitato scientifico dell’Enciclopedia Treccani. Tra le sue opere più recenti si ricordano Gramsci in carcere e il fascismo (Salerno editrice, Salerno 2012), La guerra civile ateniese (Rizzoli, Milano 2013), La crisi dell’utopia. Aristofane contro Platone (Laterza, Roma-Bari 2014), Augusto figlio di Dio (Laterza, 2015), Tucidide: la menzogna la colpa, l’esilio (Laterza 2016, finalista al Premio Asti d’Appello 2016) e La schiavitù del capital (Il Mulino 2016). Ore 21 Domenico Siniscalco La rivoluzione della classe media Torinese classe 1954, economista, dal 1990 al 2006 è stato professore ordinario di Economia politica nell’Università di Torino; ha insegnato anche alla LUISS, all’Università di Cagliari, alla Johns Hopkins University di Baltimora (USA) e al CORE l’Università Cattolica di Lovanio. Ha diretto la Fondazione ENI Enrico Mattei; è stato consigliere di amministrazione di Telecom Italia. Ha scritto più di trenta pubblicazioni scientifiche. È stato editorialista de Il Sole 24 Ore. È stato Ministro dell’economia e delle finanze, come indipendente, nel secondo e terzo Governo Berlusconi. Nel 2006 è diventato managing director e vicepresidente di Morgan Stanley International, e dall’anno successivo anche country head. È stato anche Presidente di Assogestioni, l’Associazione italiana del risparmio gestito. Lunedì 5 giugno Ore 18 Francesco Ghia L’utopia e le rivoluzioni religiose del Cinquecento Astigiano, dopo il diploma di maturità classica, nel 1994 consegue la Laurea in filosofia presso l’Università di Genova con una tesi dal titolo “Natura e grazia nel pensiero di Ernst Troeltsch e Max Weber”. Dopo un soggiorno d iricerca di quattro anni in Germania, nel 2001 vince il concorso ordinario per l’insegnamento presso i licei e gli istituti superiori. Dal 2011 è ricercatore nel settore disciplinare di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, dove insegnava già da alcuni anni. Ore 21 Marco Imarisio No global, una rivoluzione mancata Nato a Milano nel 1967, è inviato del Corriere della Sera, quotidiano per il quale ha seguito i principali avvenimenti di cronaca degli ultimi anni. Si occupa in prevalenza di fatti italiani, ha trascorso anche lunghi periodi in Iraq, Afghanistan, Kosovo. Nel 2007 ha pubblicato Mal di Scuola (Bur Rizzoli), premio Corrado Alvaro,  I giorni della vergogna (2008, Ancora del Mediterraneo) e “La ferita. Il sogno infranto dei no-global italiani” (2011, Feltrinelli). Martedì 6 giugno Ore 18 Alberto Banaudi e Francesco Bellè Guy Debord e la rivoluzione dell’immagine Alberto Banaudi, astigiano, classe 1965, ha conseguito la Laurea in Lettere Classiche presso l’Università di Torino e quella in Filosofia presso l’Università di Genova.  È professore di storia e filosofia al liceo scientifico “F. Vercelli”di Asti e di letterature classiche all’Utea. Oltre ad insegnare Banaudi si dedica alla ricerca filosofica, spaziando in tutta la storia della cultura e soffermandosi spesso sul rapporto tra mito e origini del pensiero occidentale. Da tre anni organizza ad Asti, in collaborazione con Francesco Bellè, “Caffè Filosofico”, ciclo annuale di conferenze di filosofia dedicate all’esplorazione di temi e problemi relativi all’attualità. Francesco Bellè, nato ad Asti nel 1991, ha conseguito la Laurea in Filosofia presso l’Università di Torino, con una tesi intitolata “Realtà ed iperrealtà: la dissimulazione del potere in Jean Baudrillard”. Da tre anni, in collaborazione con il Prof. Alberto Banaudi, è curatore del ciclo di conferenze “Caffè Filosofico” dedicate all’esplorazione di temi e problemi relativi all’attualità. Giornalista pubblicista, ha collaborato con giornali ed enti come consulente di comunicazione. Ore 21 Luca Mercalli La rivoluzione dell’Antropocene Nato a Torino nel 1966, è climatologo e responsabile dell’Osservatorio meteorologico del Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri. Presidente della Società meteorologica italiana, dirige la rivista Nimbus e collabora con Repubblica, La Stampa e il Fatto quotidiano. La storia del clima delle Alpi è il suo principale argomento di ricerca, ma si occupa anche di temi ambientali ed energetici come membro di Aspo Italia, l’associazione per lo studio del picco del petrolio. Noto anche per la partecipazione al programma di Raitre Che tempo che fa, ha pubblicato numerosi libri, tra i quali: Climi, acque e ghiacciai tra Gran Paradiso e Canavese (Sms 2005), Che tempo che farà (Mondadori 2008), Prepariamoci (Chiarelettere 2011) e  Il mio orto tra cielo e terra (Aboca Edizioni, 2016). Mercoledì 7 giugno Ore 18 Piercarlo Grimaldi Le rivoluzioni del cibo Professore ordinario di Antropologia Culturale presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche – Pollenzo-Bra, dall’ottobre 2011 è rettore dello stesso ateneo. È membro della giuria e coordinatore del Premio etnoantropologico ‘Costantino Nigra’, del Comitato editoriale del “Bollettino dell’Atlante Linguistico Italiano” dell’Università di Torinoe del Comitato scientifico dei “Quaderni di Studi Italiani e Romeni” (Università di Torino-Universitatea din Craiova). Dal 1993 dirige la collana “Documenti e ricerche di etnologia europea” per la casa editrice Omega di Torino. Ore 21 Sandro Cappelletto e Massimo Cotto Il 900 e la musica: RIvoluzioni e INvoluzioni Veneziano, scrittore e storico della musica, Sandro Cappelletto è autore di testi teatrali e per il teatro musicale, di programmi televisivi e per Radio Tre Rai, oltre che membro dell’Accademia Filarmonica Romana e e della commissione artistica della Scuola di Musica di Fiesole. Giornalista professionista, collabora con La Stampa e Le Monde. Tra le sue numerose pubblicazioni,  una biografia di Beethoven (Newton Compton 1986), un’analisi della Turandot (Gremese 1988), la prima biografia critica di Farinelli La voce perduta (EDT 1995), l’inchiesta sugli Enti Lirici Farò grande questo teatro! (EDT 1996), il saggio Inventare la scena per la Storia del Teatro (Einaudi 2001) e Altravelocità. Avventure di un viaggiatore in treno (Giunti 2009). Astigiano, classe 1962, Massimo Cotto è giornalista, scrittore e dj. Ha lavorato a lungo nei quotidiani e per le principali riviste italiane e internazionali. Per vent’anni ha lavorato in Rai come conduttore di programmi radiofonici e televisivi e autore di numerosi programmi come il Festival di Sanremo e del Festival di Castrocaro.  Ha critto più di 60 libri di argomento musicale, diventando il giornalista musicale che vanta il maggior numero di pubblicazioni come autore. Tra i suoi lavori teatrali: All’ombra dell’ultimo sole sul mondo di Fabrizio De André, Da quando a ora in scena, con Giorgio Faletti, Chelsea Hotel, sul palco con Mauro Ermanno Giovanardi, e Rock Bazar insieme a Cristina Donà. Su Virgin Radio conduce le trasmissioni Buongiorno Dr. Feelgood & Mr. Cotto e Rock Bazar. Giovedì 8 giugno Ore 18 Laurana Lajolo Il nucleo rivoluzionario di Gramsci Docente di filosofia e scienze umane, si occupa di questioni pedagogiche e di sperimentazione didattica, di politica culturale e di valorizzazione dei beni ambientali e culturali. Collabora con il Ministero dell’Istruzione e con le istituzioni scolastiche per corsi di aggiornamento e di formazione degli insegnanti e per attività di ricerca sulla didattica della storia contemporanea. E’ presidente dell’Associazione culturale Davide Lajolo , dirige il “Quaderno di storia contemporanea” dell’Istituto per la storia della Resistenza della provincia di Alessandria e collabora con altre riviste. E’ membro del Comitato scientifico dell’Istituto per la storia della resistenza di Alessandria e di Asti. Ha pubblicato numerosi libri e tiene  una rubrica settimanale su La Stampa. Ore 21 Dacia Maraini e Chiara Saraceno La rivoluzione delle donne e i cambiamenti della famiglia Autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, tradotti in tutto il mondo, Dacia Maraini ha conseguito numerosi riconoscimenti letterari tra i quali il premio Campiello nel 1990 con La lunga vita di Marianna Ucrìa, nel 1999 il premio Strega con la raccolta di racconti Buio e nel 2012 il premio Campiello alla carriera. I grandi temi sociali, la vita delle donne, i problemi dell’infanzia sono  al centro delle sue opere più recenti, tra le quali il romanzo Il treno dell’ultima notte (2008),  la raccolta di racconti La ragazza di via Maqueda (2009), La seduzione dell’altrove(2010), La grande festa (2011), e L’amore rubato (2012). Il suo ultimo romanzo è La bambina e il sognatore (Rizzoli, 2015). Chiara Saraceno è una delle sociologhe italiane di maggior fama riconosciuta per i suoi importanti studi sulla famiglia, sulla questione femminile, sulla povertà e le politiche sociali. Laureata in filosofia, ha insegnato sociologia della famiglia all’Università di Torino ed è stata direttrice del dipartimento di scienze sociali, del centro interdipartimentale di studi e ricerche delle donne e membro della commissione italiana di indagine sulla povertà e l’emarginazione. È anche professore di ricerca al Wissenschaftszentrum für Sozialforschung di Berlino. Editorialista per Repubblica, ha pubblicato numerosi libri, tra i quali: Sociologia della famiglia (1988), Coppie e famiglie. Non è questione di natura (2012), Il lavoro non basta (2015) e Mamma e papà: gli esami non finiscono mai (2016). Venerdì 9 giugno Ore 18 Diego Fusaro La rivoluzione passiva: il capitalismo dopo il 1989 Torinese, classe 1983, saggista, insegna filosofia all’Università di Milano, è docente presso l’Istituto Alti Studi Strategici e Politici e fa parte del progetto Eticonomia. Si considera allievo indipendente di Hegel e di Marx. È il curatore del sito internet Filosofico.net dal 2000 e dal 2015 cura un blog per la versione online de HYPERLINK “https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Fatto_Quotidiano” \o “Il Fatto Quotidiano”Il Fatto Quotidiano. Tra i suoi lavori più recenti: Bentornato Marx! (Bompiani, 2009), Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo (Bompiani, 2012), Il futuro è nostro (Bompiani 2014), Antonio Gramsci. La passione di essere nel mondo (Feltrinelli, Milano 2015) e Pensare altrimenti (Einaudi 2017). Ore 21 Michele Serra La gentilezza è rivoluzionaria Giornalista, scrittore e autore televisivo, cura per i quotidiani la Repubblica e L’Espresso le rubriche satiriche L’amaca, che ironizza sui vizi e i costumi della politica e della società italiana, e Satira preventiva. È autore di programmi televisivi molto seguiti, da C’era un ragazzo, condotto da Gianni Morandi (1999) a 125 milioni di caz…te, condotto da Adriano Celentano (2001), e Quello che (non) ho, condotto nel 2012 da Fabio Fazio e Roberto Saviano. Dal 2003 è coautore del programma di Raitre Che tempo che fa. Tra i suoi romanzi di maggior successo: Canzoni politiche (Feltrinelli, 2000), Gli sdraiati (Feltrinelli, 2013) e Ognuno potrebbe (Feltrinelli, 2015). Sabato 10 giugno Ore 11 Premiazione Concorso Architetture Sottili in Collegio Il premio “Architetture sottili in collegio” è organizzato dalla Biblioteca Astense in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Asti allo scopo di realizzare la progettazione di una copertura per il  cortile interno della Biblioteca, trasformando tale spazio in un’area attrezzata per le manifestazioni culturali della Biblioteca e, più in generale, della città, fruibile anche in inverno o in condizioni meteo sfavorevoli. Il concorso coinvolge giovani architetti under 40 ed è la  prosecuzione del progetto “Architetture Sottili – Piccoli interventi di agopuntura urbana”. Presidente di giuria è Vincenzo Latina, vincitore del Premio Architetto italiano 2015, oltre che della “Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2012” della Triennale di Milano. Ore 18 Marcello Sorgi La rivoluzione “permanente” Giornalista, tiene un taccuino quotidiano dedicato ai fatti della politica italiana sulla “Stampa”, di cui è stato direttore per sette anni, poi corrispondente da Londra, ed è oggi editorialista. Ha lavorato in Rai, dove ha diretto il Tg1 e il Giornale radio. A lui è affidata la nota politica del giorno del programma Agorà, in onda su Rai3. Ha scritto per Sellerio La testa ci fa dire, dialogo con Andrea Camilleri (2000), e per Rizzoli Edda Ciano e il comunista (2009), Le amanti del vulcano (2010), Il grande dandy (2011) e Le sconfitte non contano (2013). Ore 21 Alberto Melloni La rivoluzione del Vangelo: da Lutero a Papa Francesco Storico, è studioso di storia del cristianesimo e in particolare del Concilio Vaticano II. È socio della Académie Internationales des sciences religieuses, membro del comitato scientifico della Enciclopedia Italiana, dell’executive board delle JPI Cultural Heritage dell’Unione Europea, del board di Refo500, della direzione del Dizionario biografico degli italiani e di Cristianesimo nella storia, del consiglio internazionale della Revue d’histoire ecclésiastique di Leuven, della Schweizerischen Zeitschrift für Religions- und Kulturgeschichte di Fribourg e di Studia Historiæ Ecclesiasticæ della University of South Africa. Collabora a La Grande storia di Rai3 e ad approfondimenti per il canale Rai Storia. Dal 2000 scrive per il Corriere della Sera. Domenica 11 giugno Ore 11 Carlo Ratti Tra città e campagna: il secolo della rivoluzione urbana Architetto e ingegnere torinese, classe 1971, insegna presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston, USA, dove dirige il MIT Senseable City Lab. È anche il socio fondatore dello studio internazionale di progettazione e innovazione Carlo Ratti Associati, nato a Torino nel 2004. La rivista Esquire lo ha inserito tra i “Best & Brightest”, Forbes tra i “Names You Need to Know” e Wired nella lista delle “50 persone che cambieranno il mondo” .  Fast Company lo ha nominato tra i “50 designer più influenti in America” e Thames & Hudson tra i “60 innovators shaping our creative future”. Due tra i suoi progetti – Digital Water Pavillion e Copenhagen Wheel – sono stati inclusi nella lista delle “Migliori invenzioni dell’anno” dalla rivista Time (2007 e 2014). Sempre nel 2014, Copenaghen Wheel ha anche vinto il prestigioso premio Red Dot: Best of the Best. Ore 18 Gianni Riotta Rivoluzione tecnologica, rivoluzione del giornalismo Scrittore e giornalista, è stato inviato speciale negli Stati Uniti per la Stampa e il Corriere della Sera. Dopo aver condotto la serie televisiva Milano-Italia, nel 1993, ha lavorato per il Corriere della Sera come editorialista. Nel 1996, con Umberto Eco, ha fondato Golem, la prima rivista italiana in Internet. Ha collaborato con The New York Times, Le Monde, The Washington Post, ABC, CNN e altre testate. Dopo essere stato vicedirettore del Corriere della Sera, ha diretto il sole 24 Ore e il Tg 1. Dal 2011 lavora per La Stampa e dal 2014 conduce su Rai Storia la trasmissione Eco della storia. Ore 21 Ugo Nespolo Arte e rivoluzioni Pittore, esordisce nel panorama artistico italiano negli anni Sessanta con contaminazioni della Pop Art. La sua produzione si caratterizza presto per forte accento trasgressivo e ironico che lo porterà nel decennio successivo ad avvicinarsi alla “tela cinematografica”. Gli anni 80 sono il suo periodo americano, con quadri che rappresentano le città statunitensi. Collabora con agenzie pubblicitarie e con la Rai per la quale realizza videosigle. Nespolo viene anche annoverato tra i Maestri del Palio, per aver dipinto nel 2000 i due sendalli per il Palio di Asti e il drappellone per il Palio di Siena nel 2007. Gli organizzatori del Giro d’Italia gli hanno affidato la creazione della maglia rosa per l’edizione del 2003.  Ha esposto con  in gallerie e Musei in Italia e nel mondo e oggi ha il suo atelier a Torino. Gli incontri delle ore 21 si terranno nel cortile della Biblioteca Astense (ingresso da via Carducci 64), e in caso di maltempo presso il Centro Culturale San Secondo (Via Carducci 22). Ove non diversamente specificato, anche gli incontri delle 11 e delle 18 si terranno al Centro Culturale San Secondo. Tutte le sere, al termine degli incontri, alla Casa del Teatro di via Goltieri proiezione di film a tema in collaborazione con il  Circolo Cinematografico Sciarada: Sabato 3 giugno : SCIOPERO di Sergej Ejsentstein (URSS, 1925) Domenica 4 giugno: BRAZIL di Terry Gilliam (GB, 1985) Lunedì 5 giugno: DIAZ  di Daniele Vicari (ITA, 2012) Martedì 6 giugno: SOPRAVVISSUTO. THE MARTIAN di Ridley Scott (USA, 2015) Mercoledì 7 giugno: I LOVE RADIO ROCK di Richard Curtis (GB, 2009) Giovedì 8 giugno : DONNE SENZA UOMINI di Shirin Neshat (IRAN, 2009) Venerdì 9 giugno: IL FASCINO DISCRETO DELLA BORGHESIA di Luis Bunuel (Fra, 1972) Sabato 10 giugno:  JESUS CHRIST SUPERSTAR di Norman Jewison (USA, 1973) Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. ANTEPRIMA PASSEPARTOUT: Lunedì 22 maggio ore 14 Sala Rossa, Lingotto Fiere Superfestival / Salone Internazionale del Libro di Torino “Cosa rimane di John F. Kennedy nell’era di Trump” Furio Colombo dialoga con Ennio Caretto Il 29 maggio cade il centenario della nascita di John F. Kennedy, il popolare presidente della Nuova frontiera, della corsa alla Luna, dei diritti civili, del momento più drammatico della guerra fredda. Due grandi giornalisti che lo conobbero e raccontarono la sua vita e il suo assassinio mettono a confronto la sua America con quella del presidente Trump. Martedí 23 maggio ore 21 Biblioteca Astense Giorgio Faletti Carlo Panella Le Primavere arabe: rivoluzioni fallite?