ritratto Testa FochiUn libro che ripercorre la storia e le vicissitudini di Ernesto Umberto Testa Fochi. E’ “Alpini nella leggenda” scritto da Alessandro Allemano per iniziativa di Lorenzo Durante, che verrà presentato sabato 20 ottobre, alle 17, nel salone degustazione della cooperativa “Sette Colli”di Moncalvo. L’opera narra le vicende personali e militari di Testa Fochi, nato a Moncalvo nel 1873 da una delle più cospicue famiglie del paese, proprietaria dell’imponente palazzo che affianca la chiesa della Madonna delle Grazie e all’ampliamento del quale lavorò anche il Magnocavallo. Ernesto, figlio di Edoardo generale dei Bersaglieri, intraprese la carriera militare come ufficiale degli Alpini, corpo nel quale si distinse per capacità di comando e doti di umanità. Dopo un lungo periodo di servizio in colonia nel Benàdir (la futura Somalia italiana) prese parte, in qualità di comandante di un reparto indigeno, alla guerra italo-turca che cento anni fa ci condusse alla conquista della Libia. Tornato in Italia allo scoppio della prima guerra mondiale, passò al Battaglione Aosta del 4° Alpini; nella primavera del 1916, quando gli austriaci sferrarono la cosiddetta Strafexpedition (spedizione punitiva), si segnalò per coraggio e determinazione, restando gravemente ferito a Malga Zugna, a sud di Rovereto. Per questo fatto d’armi ottenne la medaglia di bronzo al valore militare. Tornato in prima linea, nell’agosto 1916 fu sul Pasubio, dove l’Aosta subì perdite ingenti e lo stesso Testa Fochi rimase nuovamente ferito, ottenendo la promozione per meriti di guerra e una medaglia d’argento al valore. Prese poi parte alla controffensiva dell’ottobre 1916 e, nell’inverno 1916/17 ebbe il comando dell’intero VI Gruppo Alpino, di cui faceva parte il Battaglione Aosta. Nella primavera del 1917 combatté sul fronte dell’Isonzo, riuscendo a conquistare il monte Vodice, dove ebbe una terza ferita. Ritornò infine sul Pasubio, dove, la sera del 5 settembre 1917, fu travolto da una frana caduta dalla montagna, indebolita dalle mine fatte scoppiare dai due eserciti contrapposti. La morte del colonnello Testa Fochi fu sinceramente pianta da tutti i suoi uomini: ai funerali un anonimo alpino ebbe a dire: “Quell’uomo lì non lo ammazzavano né le pallottole, né le bombe, né le cannonate. Ci voleva una montagna intera per ammazzarlo!”. Sepolto provvisoriamente a Valle dei Signori, nel settembre 1923 la salma dell’ufficiale fu traslata a Moncalvo e sepolta nella tomba gentilizia di famiglia, nel locale camposanto. Alla memoria di Ernesto Testa Fochi il 4° Alpini dedicò una famosa caserma nel centro di Aosta: fu proprio passando davanti a questo complesso che Lorenzo Durante, già sergente del 2° Alpini, si incuriosì dell’intitolazione che gli ricordava la sua Moncalvo. Intraprese quindi una serie di lunghe e appassionate ricerche, che lo portarono fino al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate (anch’egli alpino), dal quale ebbe copia dello stato di servizio dell’ufficiale moncalvese. L’incontro con Allemano, nell’estate 2011, fu decisivo per la pianificazione di una vera e propria biografia del Testa Fochi. L’autore, oltre a tratteggiare le varie vicende personali e professionali del leggendario comandante dell’Aosta, le ha contestualizzate nel panorama storico e sociale dell’Italia dell’epoca, dando particolare risalto ad alcuni anche curiosi episodi riguardanti la storia di Moncalvo nel periodo a cavallo tra Otto e Novecento (le grandi manovre di Monferrato, lo sciopero delle operaie della filanda, la commemorazione dei caduti della Grande Guerra). L’opera è arricchita da numerose illustrazioni, per gran parte provenienti dal Sacrario del Battaglione Aosta, che ha sede proprio nella caserma Testa Fochi. Il libro sarà presentato dal generale degli alpini Giovanni Papini (nel 1966 capitano del 10° corso A.C.S. frequentato da Durante alla S.M.A. di Aosta). Nell’occasione verrà anche proiettato un video sulle vicende dell’Aosta a cura di Gianfranco Ialongo, funzionario della sede regionale Rai di Aosta, storico e studioso, nonché autore del libro “La memoria dell’Aosta” dedicato al Battaglione valdostano. All’incontro è annunciata la partecipazione di Alberto Ragni responsabile del Museo e Sacrario del 4° Alpini nella Testa Fochi. Dopo Moncalvo, il libro sarà presentato il 9 novembre anche ad Aosta nel prestigioso Castello Cantore sede del Centro Addestramento Alpini, alla presenza del Generale Antonio Maggi, comandante del centro (ex Scuola Militare Alpina).