COCCONATO D’ASTI – Si inserisce nell’ambito del calendario di iniziative dell’associazione culturale Pietra Cagnola l’appuntamento di domenica 27 novembre, alle 17 a Cocconato dedicato a Paolo Conte.
L’incontro si svolgerà nell’Enoteca dell’azienda vitivinicola Bava di Cocconato (Strada Stazione 2), sede monferrina della Compagnia del Cioccolato.
Con la musicologa Manuela Furnari, autrice del libro “Prima la musica” (Edizioni Il Saggiatore, 2009) e con il giornalista Armando Brignolo  si parlerà del raffinato artista astigiano che ha segnato profondamente la storia della canzone italiana, in perenne equilibrio tra i generi musicali .
Dall’Olympia di Parigi al Chicago Symphony Hall, dal Konzerthaus di Vienna alla  Philharmonie di Berlino, la sua voce roca e profonda ha riempito i teatri di tutto il mondo perché il teatro è “l’unico luogo autentico in cui si può vivere la sfida che consiste nel tentare di passare dalla scena alla platea, colmando tutta la distanza, fisica e non, che vi intercorre”.
Nella composizione del libro, Manuela Furnari è partita proprio dalle canzoni dell’avvocato chansonnier per indagare la sua musica. E se per lui la canzone è struttura – compone infatti alla vecchia maniera: prima la musica, al pianoforte in solitudine, poi il testo – non resta che prendere una canzone e dividerla, frazionarla, confrontarla e smontarla in ogni sua parte per arrivare a percepire quel faticoso “lavoro di rinuncia, di forbici” sul testo, per cogliere, alla fine, la sua carica di poeticità.
“Posso dire di non avere mai rinnegato nessuna delle mie canzoni. Allo stesso tempo è anche veramente difficile stabilire quale sia il motivo del loro successo”. Le dichiarazioni di Paolo Conte, le sue annotazioni colte e ironiche, gli spartiti autografi e gli esempi musicali commentati rendono “Prima la musica” un libro che riesce a muoversi su piani diversi: dalla prosa vivace della conversazione a quella rigorosa dello studio; dall’analisi storico-estetica della nascita del genere della canzone d’autore e della scena musicale degli anni settanta al rapporto di Paolo Conte con i cantautori; dallo slancio appassionato delle interviste ai suoi fidati orchestrali, fino a una dettagliata indagine musicale e testuale sulle sue canzoni.
L’azienda Bava conferma con questo evento un saldo legame con la musica e il jazz in cantina che ha coinvolto negli anni molti artisti del panorama italiano e internazionale.
L’ingresso è libero.