C’è un percorso nicese della memoria tracciato da 180 ragazzini della “Carlo Alberto Dalla Chiesa” che ieri lo hanno presentato e si sono fatti applaudire in un Foro Boario molto affollato. E’ quello, ideato insieme all’Israt, che si basa sui partigiani e i civili che sono stati parte attiva nella  Resistenza e ai quali il Comune ha dedicato una via o una piazza. Gli allievi delle classi seconde (A, B, C, D E) e terze (A, B, D, E) hanno studiato la toponomastica, approfondito il contesto della guerra e della lotta per la Liberazione, fatto conoscenza con personaggi come Sandro Pertini, Camillo dal Pozzo, Davide Lajolo, Filippo Fabiani (che non tornò dal campo di concentramento di Mauthausen), Pasquale Bodriti “Giaguaro”, i giovani Martiri di Alessandria e altri ancora: i loro nomi appaiono su lapidi e cartelli stradali della città. Ieri al Foro Boario l’esposizione della ricerca: a gruppi i ragazzi (ognuno, come i docenti, con al collo il fazzoletto partigiano azzurro, verde o rosso) hanno raccontato con parole toccanti luoghi di stragi e rastrellamenti, storie e sacrifici di uomini che lottarono per la liberazione nazi-fascista e garantirono alle generazioni future la libertà. Insieme alle parole, l’accompagnamento musicale dal vivo degli  stessi allievi. Una narrazione profondamente sentita da chi l’ha esposta, ma anche da chi l’ha ascoltata. “Questa ricerca, fatta con passione, è stata una bellissima pagina di storia e di educazione alla cittadinanza: la speranza è che non resti un episodio, ma si inserisca nella programmazione scolastica” ha commentato dal palco la dirigente scolastica Maria Modafferi. Applauditi Mario Renosio (“partendo da un lavoro di gruppo abbiamo creato giovani cittadini più consapevoli della storia) e Nicoletta Fasano dell’Israt, che ha coordinato il progetto. Entro fine anno nascerà la guida turistica “Nizza in guerra”, pubblicata on line sul sito della “Dalla Chiesa”. A nessuno, ieri, è sfuggita la data in cui la ricerca è stata presentata pubblicamente: il giorno prima della festa della Repubblica.