Due parrocchie dell’astigiano ospiteranno nei prossimi giorni due concerti lirici, nonostante le indicazioni dell’Ufficio Liturgico da diverso tempo vadano nella linea di evitare di trasformare le chiese in teatri, riservando alle chiese solo l’ospitare iniziative musicali che servano per la preghiera e la meditazione. Da parte della due chiese ospitanti c’è la possibile giustificazione che i concerti sono stati organizzati per raccolte fondi in beneficenza o per il restauro di altre chiese e cappelle del territorio. Secondo voi è un atto di mancanza di rispetto l’utilizzare le chiese per scopi non liturgici? Oppure sono le norme ad essere troppo rigide? Si potrebbe raggiungere un compromesso?

Don Dino Barberis