Domenica 13 gennaio, alle 11.15, nella Collegiata di San Secondo il Vescovo di Asti, monsignor Francesco Ravinale presiederà una speciale celebrazione per il conferimento del Ministero dell’Accolitato all’aspirante diacono permanente Natale Campanella, nato ad Asti il 22 gennaio 1956; di professione bancario, è sposato e ha un figlio di 20 anni. E’ un collaboratore della parrocchia di San Secondo, cui appartiene. L’Accolito è un laico, non un chierico ordinato, che ha ricevuto personalmente un ministero, cioè un incarico: in particolare aiuta il vescovo, il sacerdote e il diacono nel servizio all’altare. Nello specifico l’accolito verifica, prima dell’inizio della celebrazione, che in presbiterio tutto sia stato predisposto, partecipa alla processione di ingresso, aiuta il celebrante e il diacono durante la funzione, porta la croce processionale, dispone sull’altare il corporale, il purificatoio, il calice e il Messale, presenta il pane e il vino al celebrante. L’accolito, come ministro straordinario della Comunione, può ricevere l’Eucaristia in mano direttamente prima che il celebrante inizi a distribuirla ai fedeli, collabora alla distribuzione della stessa, aiuta il sacerdote nel purificare e riordinare e porta la Comunione a coloro che non possono partecipare alla celebrazione eucaristica. In assenza del diacono, l’accolito porge il turibolo al celebrante, lo assiste nella incensazione dell’altare e delle offerte, incensa il celebrante stesso e il popolo. Rientra nei compiti dell’accolito la cura nel preparare coloro che prestano il servizio all’altare; la collaborazione, in accordo con chi presiede e con il diacono, nel predisporre tutto ciò che è necessario al fine di una maggiore partecipazione attiva dei fedeli alla liturgia; in assenza del sacerdote o del diacono, guida la celebrazione della Liturgia delle Ore, distribuendo i compiti tra i vari fedeli presenti. Nel culto eucaristico: in assenza del diacono espone il Santissimo Sacramento, assiste il sacerdote durante la celebrazione, porge l’ostensorio al sacerdote per impartire la benedizione, compie la reposizione del Santissimo Sacramento. In assenza del sacerdote e del diacono, l’accolito presiede il rito dell’adorazione, espone e ripone il Santissimo Sacramento, secondo le indicazioni dell’apposito rituale.