Ospitata dalla sala d’onore del Vescovado, in una cerimonia molto familiare, come sottolineato più volte dal padrone di casa, monsignor Francesco Ravinale, che proprio in quella giornata festeggiava i 49 anni di ordinazione sacerdotale, sono state infatti premiate le sei studentesse che sono state selezionate come vincitrici del bando che assegna un contributo economico a supporto dello svolgimento di tesi triennali, magistrali e di master aventi a tema economia, cultura, ricerca, scienza e tecnologie legate al territorio e alla comunità locale. I riconoscimenti, ciascuno del valore di 500 euro, sono andati a Cecilia Martinetto, il cui progetto di tesi si inquadra nelle tematiche dell’area Ambiente e Cultura del bando per i suoi riferimenti generali e speciali su come ottimizzare il metodo del DPPH per la valutazione del potere antiossidante del vino e dei sottoprodotti derivanti dall’industria enologica. Cecilia Martinetto è stata premiata dalla Direttrice del CREA (Centro di Ricerca per l’Enologia ) di Asti, Emilia Garcia Moruno. Ornella Darova, il cui progetto di tesi si inquadra nelle tematiche dell’area Economia e Territorio per i suoi riferimenti generali e speciali sull’iperqualificazione degli immigrati comunitari e le opportunità di lavoro riservate loro dal territorio astigiano. Ornella Darova è stata premiata dal Presidente della Camera di Commercio di Asti, Renato Goria. Annalisa Gambetta, il cui progetto di tesi si inquadra  nelle tematiche dell’area Servizi alla Persona del bando per i suoi riferimenti generali e speciali alla descrizione del livello di sviluppo grosso motorio nelle varie fasce d’età dei bambini della Scuola Primaria astigiana. Annalisa Gambetta è stata premiata dal Vice Sindaco di Asti, Davide Arri. Lika Rudina, il cui progetto di tesi si inquadra  nelle tematiche dell’area Servizi alla Persona del bando per i suoi riferimenti generali e speciali al problema della diffusione della tubercolosi tra i profughi presenti sul territorio astigiano. Lika Rudina è stata premiata dal Presidente di Astiss, Michele Maggiora. Desiree Teresa Maria Rizzo, il cui progetto di tesi si inquadra nelle tematiche dell’area Servizi alla Persona del bando per i suoi riferimenti generali e speciali allo studio di politiche attive per gli anziani astigiani come soggetti di sviluppo locale. Desirèe Rizzo è stata premiata dal Vescovo di Asti, Monsignor Ravinale. La borsa di studio da 2mila euro, premio speciale intitolato alla memoria del notaio Bruno Marchetti, è invece stata assegnata al progetto di tesi di Giulia Grande che riguarda il recupero architettonico del palazzo del Seminario Vescovile di Asti per il conseguimento della Laurea Magistrale in Architettura per il Progetto Sostenibile del Politecnico di Torino.  Il progetto di tesi di Giulia Grande è stato ritenuto riconducibile agli approcci culturali, al modus operandi e ai valori che hanno contraddistinto la vita professionale e tutte le attività di Bruno Marchetti. Ed è stata proprio la sig.ra Luisa, moglie del Notaio, insieme al figlio Massimo, a consegnare alla vincitrice l’assegno a sostegno dello svolgimento della sua tesi. Nel corso della cerimonia, non sono mancati momenti di commozione, come durante il discorso di apertura di Franco Valfrè, presidente della Commissione di Valutazione, che ha ricordato la figura di Marchetti ed attualizzato l’importanza della memoria per un futuro migliore, con riferimento preoccupato all’attuale vicenda “Brexit”, condizionata dalle scelte delle fasce più anziane della popolazione che non ricordano più i risvolti tragici dei nazionalismi esasperati del passato. Anche Michele Maggiora, come attuale Presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Asti, ha ricordato le battaglie portate avanti da Bruno Marchetti nell’attivazione e poi nel sostenere la presenza dell’università sul territorio astigiano. Una realtà che è diventata un importante centro di alta formazione e che resterà per almeno altri 15 anni sul territorio astigiano, come ufficialmente dichiarato da Maggiora in questa occasione, grazie ad una Convenzione siglata tra Astiss e l’Università di Torino. Infine, il vescovo Ravinale ha concluso la cerimonia sottolineando come la Diocesi vorrebbe rappresentare sempre, come succede in momenti come questi, una grande famiglia, per tutti. Ricordi, commozione e gioia anche nell’intervento del Vescovo, in una cerimonia che “non è stata ristretta, ma ha spaziato, perché abbiamo pensato alla nostra città, al territorio, all’Europa. Quello che stiamo vivendo non finisce qui, è storia. E’ un bene per tutti, in quanto le tesi premiate sono concrete, ogni tesi riguarda un tema specifico che servirà al territorio”.