Sabato 4 Aprile, al cinema Lumière del Don Bosco, la Pastorale giovanile ha presentato un musical, in concomitanza con la Giornata mondiale della Gioventù diocesana e con il secondo evento della manifestazione “Astigiò”, promosso dalla Pastorale stessa.
Lo spettacolo, che ha visto una cospicua partecipazione giovanile, aveva come tema, in comune anche con “Astigiò”, i giovani e la comunicazione, in particolare la musica come mezzo espressivo e comunicativo dei giovani.
Il musical raccontava, infatti, la storia di un giovane cantautore (interpretato da Davide Gioda), che attraversa un momento di crisi: ha perso l’ispirazione e non riesce più a comporre musica, e questo lo allontana da sè stesso, dai suoi affetti (i suoi genitori, interpretati da Fabio Agosti e Silvia Benetti), dalla sua amica e musa ispiratrice (Rossana Lazzarato)… In molti provano a suggerirgli di trovare l’ispirazione guardando dentro di sè: un poeta (Francesco Grande), i suoi amici, suo padre… Anche vedendo un prete (Gabriele Baldi) che insegna ai suoi bambini e comunica con loro tramite la musica non riesce a recuperare del tutto ciò che ha perso.
Il giovane può ricominciare a credere di nuovo nella musica solo con un progetto che lo porta a peregrinare da una ciittà all’altra suonando per rallegrare le persone
che lo ascoltano.
Il messaggio che la Pastorale ha voluto lanciare è chiaro: sottolineare l’importanza della muica nel trasmettere valori al mondo giovanile; una musica “sana”, contro ogni forma di commercializzazione, come gli attori hanno ampiamente dimostrato con la parodia del reality show “X-factor”, ad opera dei due dj (Simone Castino e Fabio Musso) e di Sara Boeri. Questo il motivo della presenza nel musical anche di musica dal vivo, suonata dal complesso diretto dal giovanissimo Francesco Savergnini, e costituito interamente da giovani musicisti (Giovanni Vercelli, Francesco e Marco Ecclesia, Francesco Grande, Daniele Gioda e Cristina Massaro) e da giovanissimi cantanti (Eugenio Fea, Stefano Porrino, Lorenzo Forno, Francesca Massaro, Simone Griguol). Ha avuto una parte anche il gruppo di ballo dell’istituto “Giobert”, composto da allieve della scuola.
“Lo spettacolo era volto a sottolineare il nostro bisogno, in quanto giovani, della musica – commentano le direttrici dello spettacolo, Alessia Bellone e Elena Pantani-. Con questo musical abbiamo voluto diffondere alla cittadinanza alcuni temi e valori per noi essenziali, quali l’importanza di guardare dentro noi stessi e nella propria personalità, in quanto persone con una dignità, e l’importanza di cercare un’analoga dignità negli altri, “trattandoli come un fine e non come un mezzo” .
Monica Amendola