E’ uscito per l’Editrice Monti, il volume curato dall’astigiano Luigi Ghia “Se un amore muore” (collana “Vivifamiglia”, pagine 200, euro 12,50), composto da una serie di saggi e arricchito da alcune significative testimonianze: il tema del libro è indicato nel sottotitolo, “La Chiesa e i cristiani divorziati”.

Questo l’indice dei saggi con l’indicazione dei rispettivi autori:

1. La fragilità dei rapporti affettivi (Luigi Ghia)
2. Scegliere, sciogliere. La Bibbia e i fallimenti affettivi (Lidia Maggi)  
3. I divorziati e la via della dichiarazione di nullità del matrimonio. Risorse, problemi e prospettive possibili. (Alessandro Giraudo)
4. Fedeli divorziati-risposati nella Chiesa. Riflessioni e proposte della teologia morale (Paolo Mirabella)
5. Note filosofiche su aporie e questioni lasciate aperte dalla teologia cattolica in materia di divorziati risposati (Francesco e Guido Ghia)
6. La catechesi pre-matrimoniale e delle giovani coppie nell’ottica del “per sempre” (Annamaria e Franco Quarta)
7. Una Chiesa che accoglie le famiglie in situazioni particolari (Sergio Nicolli)
8. Cinque tesi e cinque interrogativi per (ri)aprire un discorso (Luigi Ghia)

Il volume sarà disponibile in libreria a partire dal prossimo mese di gennaio.

Così si legge nella quarta di copertina: “Il testo, un vero “gioiello” nel suo genere, si inserisce sulla scia della lettera che il cardinale Dionigi Tettamanzi  ha scritto tempo fa centrando l’attenzione della Chiesa, in modo nuovo, profondo, toccante, umano, sul tema dei “cristiani divorziati”.
Partendo da testimonianze reali di coppie che hanno vissuto e vivono la difficile situazione di ricominciare un amore, una vita di coppia, dopo che la precedente si è conclusa, e qui accettano di raccontarsi, il libro affronta i diversi ambiti della problematica con esperti di vari campi: sociologia, sacra scrittura, diritto canoninco, teologia, filosofia, pastorale, ecclesiologia.  Un volume aperto, franco, che non lascerà indifferenti i lettori e la Chiesa. L’augurio è che, dopo aver letto queste pagine, vedendo due sposi o due innamorati capaci di amarsi, pur consapevoli della loro debolezza, anche dopo un fallimento bruciante, si possa serenamente dire “Guardate come ci ama Dio. Guardate come Dio riesce a far filtrare il suo amore dalle feritoie strette e profonde delle nostre fragilità
”.