“Mentre ci apprestiamo a vivere la Pasqua di questo 2012 pieno di preoccupazioni economiche e sociali, desidero offrire a questo nostro territorio la grande speranza che caratterizza i credenti: se Cristo è risorto anche le situazioni più preoccupanti possono risollevarsi e intravvedere una luce nuova.
In modo particolare penso a tre dimensioni della nostra vita sociale a cui auguro di raccogliere questo messaggio di speranza.
Innanzi tutto ai giovani.
Molte situazioni del nostro tessuto sociale lasciano pensare che per loro ci sia soltanto la prospettiva della precarietà. Ma proprio a loro mi sento di dire che anche senza risorse economiche, anche senza oro né argento, nel nome di Gesù Risorto è possibile alzarsi e compiere un cammino di vita pieno di speranza, soprattutto quando ci si lascia prendere dagli ideali che Egli propone, quando si accolgono le sue indicazioni di vita e ci si lascia accompagnare dai fratelli.
In secondo luogo alla città che si prepara a vivere l’importante evento delle elezioni.
Il fatto che moltissimi cittadini si dicano disponibili a intraprendere un’avventura di servizio amministrativo mi pare un segno assolutamente positivo. A tutti coloro che si candidano desidero esprimere la grande simpatia per un impegno che comporta grandi sacrifici, in ordine di tempo e di impegno a favore della città. A loro e alla cittadinanza tutta auguro che questa disponibilità al servizio avvenga nella più grande serenità e nel reciproco rispetto, perché il primo bene di cui la cosa pubblica ha bisogno è quello del buon rapporto vicendevole, possibile solo a condizione che gli stessi governanti e amministratori ne sappiano dare esempio e testimonianza. Il desiderio che esprimo come cittadino, prima ancora che come Vescovo, è che la concorrenza del periodo elettorale sia un concorrere per il bene comune e non una concorrenza orientata soltanto a prevalere sugli avversari.
Infine penso alla comunità cristiana, invitata a preparare un anno della fede, in occasione del cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II.
Noi sappiamo per esperienza quanto la fede sia stata di aiuto per la vita personale di ciascuno e per la vita sociale del nostro territorio nel suo complesso. In questo periodo delicato di transizione sociale sentiamo di dover comunicare questa visione della vita che tanto ha contribuito per rendere l’ambiente astigiano un ambiente privilegiato di relazioni umane e sociali, con immancabili vantaggi sul tenore della vita.
Il pensiero e la presenza del Signore Risorto sia per tutti il grande sostegno per affrontare le immancabili difficoltà e per valorizzare le opportunità che continuamente ci vengono donate”.
X Francesco Ravinale