gioco d'azzardoSabato 16 novembre, dalle 8 alle 14, si svolgerà ad Asti, presso il Polo Universitario, il convegno dal titolo “Un bel gioco dura poco: dal divertimento alla dipendenza”, organizzato dalla Diocesi di Asti – Pastorale della Salute. L’evento fornisce competenze in termini di dipendenze da gioco e proporre soluzioni operative per affrontare questa nuova e sempre più dilagante piaga sociale.   Il gioco d’azzardo patologico o ludopatia, viene  classificato nella categoria delle cosiddette “dipendenze comportamentali” ed è un disturbo del comportamento sempre più presente nella nostra società. Il giocatore patologico mostra una crescente dipendenza nei confronti del gioco d’azzardo aumentando, in maniera esponenziale e senza quasi accorgersene, il tempo passato a giocare, la frequenza delle giocate, la somma spesa nel tentativo (apparente) di recuperare le perdite accumulate, investendo più delle proprie possibilità economiche (facendosi prestare i soldi) e trascurando gli impegni che la vita quotidiana e familiare gli richiedono. Il programma della prima parte della mattinata prevede due importanti relazioni a cura del giornalista del quotidiano Avvenire, Luciano Moia e dello psichiatra Paolo Jarre, direttore del Dipartimento “Patologia delle dipendenze” dell’ASL 5 del Piemonte. Nella seconda sessione è prevista una tavola rotonda, moderata da Beppe Amico, direttore Caritas diocesana, che vedrà interventi a cura di Roberto Argenta, responsabile alcologia e gioco d’azzardo patologico dell’Asl diAsti, di don Domenico Cravero, teologo, filosofo e fondatore di numerose comunità terapeutiche, del sindaco di Mombaruzzo, comune astigiano che ha abolito le slot machine, Giovanni Spandonaro e di rappresentanti dellle associazioni “giocatori anonimi” e “familiari di giocatori”. Le conclusioni della giornata sono affidate al Vescovo di Asti, Francesco Ravinale e a don Claudio Sganga. Il convegno è organizzato con il patrocinio del Polo Universitario Astiss  e dell’ASL AT, del Progetto Culturale Diocesano, dell’Ordine dei Medici e del Collegio degli Infermieri, e delle Associazioni Medico – Sanitarie AMCI e ACOS, Bioetica & Persona e dall’Associazione Volontari Ospedalieri (AVO). La giornata è accreditata ECM per tutte le professioni sanitarie, è aperta a studenti universitari,  insegnanti, operatori pastorali  e uditori interessati ad approfondire tematiche relative alla dipendenza da gioco.