MEDOLLASono trascorsi ormai quattro mesi dal devastante terremoto che ha interessato vaste zone dell’Emilia Romagna, della Lombardia e del Veneto portando distruzione, morte e molta apprensione per il futuro. La gara di solidarietà, anche delle nostre Chiese Diocesane, si è espressa con generosità la domenica del Corpus Domini offrendo l’opportunità di pensare in maniera seria alla ricostruzione e alla gestione delle immediate necessità. Ora viene il tempo della  fraterna vicinanza a coloro che stanno faticosamente ricostruendo vita, relazioni, attività, comunità. Su indicazione dei Vescovi italiani, ogni regione conciliare è stata invitata a coltivare un rapporto di accompagnamento e scambio con una piccola porzione territoriale colpita dal sisma. Piemonte e Valle d’Aosta sono state indirizzate alle due parrocchie del comune di Medolla nell’Arcidiocesi di Modena – Nonantola. Dopo i primi approcci curati dalla nostra Delegazione Regionale Caritas, domenica 23 settembre prende avvio ufficiale il cammino di gemellaggio, con una solenne celebrazione liturgica nel vicariato modenese della bassa, alla presenza dell’Arcivescovo Mons. Antonio Lanfranchi. Si tratta delle tredici parrocchie più colpite dal sisma: insieme assommano il 70% del territorio terremotato in quella Arcidiocesi. Un piccolo gruppo rappresenterà le nostre diciassette Diocesi e le 2.250 parrocchie, con la ferma volontà di stare accanto a chi soffre per accompagnare nel lento e faticoso cammino futuro. Al di la delle necessità materiali – soprattutto per la ricostruzione delle case di abitazione, per il ripristino delle attività produttive, per il sollievo delle famiglie che hanno perso reddito e beni, per il rilancio della comunità cristiana locale – gli amici modenesi e medollesi hanno chiesto insistentemente un vero scambio di relazione tra noi e loro. Hanno necessità di sentirci loro vicini a sperare insieme, a condividere insieme, a pregare insieme, a progettare insieme. Per questo i Vescovi del Piemonte invitano le comunità parrocchiali, le comunità religiose, i gruppi e i movimenti Anche la Diocesi di Asti partecipa all’iniziativa. In tutte le messe prefestive e festive celebrate nelle parrocchie della Diocesi si pregherà per i terremotati della cittadina di Medolla (Modena). Come sottolinea il vescovo di Asti, monsignor Francesco Ravinale, la preghiera sarà “affidata alla sensibilità di ciascun parroco”.