Adottato oggi dalla Giunta il disegno di legge regionale “Nuove norme in materia di Polizia Locale”, presentato dall’assessore alla Polizia Locale. Proprio quest’ultimo ha spiegato come questo nuovo testo non solo risponda ad esigenze di ammodernamento della legge attualmente in vigore, la cui ultima modifica risale al 1991, ma soprattutto introduca importanti elementi di rilievo. Questi, come ha sottolineato l’assessore alla Polizia Locale, sono il frutto di numerosi incontri con i Comandi, le autonomie locali e  le delegazioni sindacali, che hanno così avuto modo di portare il loro contributo. Il documento adottato è quindi il frutto di lavoro concertato con chi è sul territorio e lo vive, ponendo alle basi il miglioramento del servizio offerto ai cittadini e delle condizioni di lavoro degli operatori. Tra i tanti elementi importanti, l’incentivazione dell’esercizio in forma associata delle funzioni di Polizia Locale, nonché la promozione dell’autonomia amministrativa dei Comandi rispetto agli enti locali di appartenenza. Per questi ultimi, inoltre, è prevista la possibilità di stipulare convenzioni con organizzazioni di volontariato riconosciute a livello regionale, con lo scopo di realizzare collaborazioni tra queste ed i Corpi e i Servizi di Polizia Locale per attività di supporto. Convenzioni potranno essere stipulate anche con le università piemontesi, volte all’istituzione di corsi accademici per il conseguimento di diplomi universitari in materie attinenti la Polizia Locale o destinate al riconoscimento di crediti formativi rispetto a corsi universitari diversi. Inserita inoltre la possibilità di svolgere il servizio in missione esterna solo nei casi indicati dalla legge nazionale (7 marzo 1986, n. 65) ossia a fini di collegamento o rappresentanza oppure, previo accordo tra le amministrazioni interessate, per soccorso in caso di calamità o per rinforzo di Corpi o Servizi in occasioni eccezionali. Sono poi riportate le indicazioni relative alla composizione dell’organico, a partire dal documento di valutazione del rischio, che definisce quali servizi esterni debbano essere svolti con almeno due unità di personale, fino alla determinazione dei livelli ottimali di organico. Infine, oltre a prevedere i criteri per l’incompatibilità del Comandante del Corpo e del Responsabile del Sevizio di Polizia Locale, è oggetto del DdL il potenziamento del sistema formativo e dei corsi di aggiornamento.