LA RINASCITA GAZZETTA D'ASTILa mostra “La Rinascita”, allestita a palazzo Mazzetti, celebra l’Italia che ce l’ha fatta e ha aperto i battenti una settimana fa ed è già un successo: oltre 700 visitatori, decine di articoli sulla stampa di tutta Italia e un avvincente programma di eventi collaterali che promette di vivere La Rinascita a tutto il territorio astigiano. Venerdì 21 giugno, ore 18.30, Corso Alfieri. Forze dell’Ordine spiegate in picchetto d’onore in attesa del Ministro Enrico Giovannini, volato da Roma per inaugurare la mostra La Rinascita – Storie dell’Italia che ce l’ha fatta. Centinaia i presenti all’evento tra giornalisti, rappresentanti delle istituzioni astigiane e tanti curiosi e appassionati d’arte, di cultura e di storia astigiana. L’intervento del Ministro Giovannini, che si rivolge affettuosamente a Davide Rampello e calorosamente al Sindaco Fabrizio Brignolo e al Presidente della Fondazione Cassa Risparmio di Asti Michele Maggiora ha emozionato e fatto perfino sorridere il pubblico. A Palazzo Mazzetti regnava un’atmosfera felice e commossa che si trasformava in stupore percorrendo le sale di Palazzo Ottolenghi e quelle di Palazzo Alfieri appena restituito alla città dopo un lungo restauro.   Oltre 700 opere esposte tra abiti di alta moda, rare opere d’arte, oggetti di design e fotografie; un’esposizione di oltre 1500 metri quadri che si snoda lungo tre palazzi storici del centro di Asti, eccezionalmente aperti e visitabili in un unico percorso urbano. La Rinascita è una mostra evento voluta dalla Fondazione Cassa Risparmio di Asti e dalla Fondazione Palazzo Mazzetti che racconta l’Italia che ce l’ha fatta ad uscire dalla crisi del Dopoguerra, un racconto tra arte, alta moda, tecnologia, architettura, cinema, letteratura, televisione e design che sono nati e si sono affermati nel mondo tra il 1945 e il 1970, affiancati dalle interpretazioni dei dati statistici elaborati dall’ Istat. Il Comitato Scientifico, coordinato da Davide Rampello, ha affrontato in maniera trasversale tutte le discipline e le aree che sono state protagoniste di questa rivoluzione, generando prodotti culturali, industriali e seriali, ma anche grandi progetti infrastrutturali, tuttora al centro del racconto della nostra nazione.

L’esposizione ha quattro linguaggi espositivi precisi, distinti e dialoganti tra loro: la Galleria d’opere d’arte ordinate per quadri sinottici a Palazzo Mazzetti, il focus dedicato alla Comunicazione di Massa e all’Editoria nell’ala est di Palazzo Alfieri, la galleria degli arazzi storici di Scassa negli alloggi della Casa natale di Vittorio Alfieri, le installazioni sulla Rinascita ad Asti a Palazzo Ottolenghi con le parole diPaolo Conte.   La Rinascita significa anche l’avvio di eventi collaterali per il grande pubblico, e da settembre in poi, anche  per le scuole: visite guidate, tavole rotonde, mostre artistiche e fotografiche, laboratori didattici…Asti vive La Rinascita. A questo proposito, il Presidente della Fondazione Cassa Risparmio di Asti Michele Maggiora spiega “In questa ottica, abbiamo delineato un programma di massima fino al 2015 che prevede la collaborazione con Enti pubblici,con Università, con Soprintendenze, con altri Musei, con Associazioni e Istituti di cultura di altri Paesi europei: stiamo cercando di tracciare un percorso per arrivare a una rinascita equa e solidale che tenga conto dellerisorse disponibili, della compatibilità dello sviluppo con il territorio e con la comunità che lo abita, dell’innovazione tecnologica che consente una migliore qualità della vita e un maggior rispetto del pianeta.”