Per il terzo anno consecutivo le nostre agende si arricchiscono della proposta della Chiesa italiana per riflettere sul tema della Custodia del Creato, secondo le sollecitazioni espresse nel Messaggio della Cei dello scorso 15 maggio “La misericordia del Signore per ogni essere vivente”. Un itinerario impegnativo che si innesta su esperienze di grande significato per la Chiesa locale – vissute nel recente Congresso eucaristico – e sul cammino ampiamente condiviso nelle giornate di Pino d’Asti nel 2014 e di Vezzolano nel 2015. Si consolida la singolare collaborazione organizzativa tra la Diocesi di Asti (con i suoi uffici dedicati di Cultura, Pastorale Sociale, Dialogo Ecumenico) e il Polo universitario Asti Studi Superiori per dare rilievo alla giornata per la custodia del creato che la Conferenza Episcopale Italiana propone nel mese di settembre di ogni anno. Il tema-guida che caratterizza la giornata è “La misericordia del Signore, per ogni essere vivente” che rilancia alcune sollecitazioni dettate dalla sempre attuale Enciclica Laudato Si che Papa Francesco ha dedicato alla questione ambientale; momento privilegiato per una lettura dei segni dei tempi imparando ad ascoltare il gemito e la sofferenza della «nostra oppressa e devastata terra», assieme a quello dei «poveri più abbandonati e maltrattati» (cfr. Messaggio per la 11ª Giornata per la custodia del creato). In questo quadro di riferimento è parso significativo e rilevante valorizzare il raccordo con le realtà locali sensibili alle problematiche sinteticamente accennate per realizzare un convegno di studio nella giornata di sabato 3 settembre, dalle 9 alle 12 presso la sala polifunzionale (ex chiesa del Gesù) dell’Ente di Gestione del Parco Paleontologico Astigiano, (Palazzo Michelerio). Il programma del convegno, in via di definizione, prevede una introduzione metodologica e due relazioni tecniche di lettura del territorio; ampio spazio sarà dedicato alla discussione per raccogliere elementi di valutazione espressi dalle realtà locali e percorsi specifici di attenzione al “bene comune”: in questa progressione di analisi sarà fondamentale il contributo specialistico delle relazioni tecniche affidate a Daniela Rivetti, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’azienda Sanitaria Locale di Asti e Alberto Maffiotti, direttore del Dipartimento Territoriale Sud Est dell’Agenzia per la Protezione Ambientale. Due poli di attenzione per conoscere dati, “criticità” e suscitare attenzioni nuove “al grido della terra” non disgiunto “dal grido dei poveri”, nella certezza che l’occasione di confronto sarà un tempo proficuo di condivisione da cui tutti possano individuare la via per un cammino rinnovato e fecondo di cura dei beni che la “creazione ci affida”. Michelino Musso