Inserito nell’ampio programma della Festa provinciale del Ringraziamento, venerdì  scorso nella sede di Coldiretti Asti si è tenuto il convegno   “Pane e Vino sulla Mensa, Pane e Vino sull’Altare”, organizzato dal settimanale   “Gazzetta d’Asti” per il Progetto Culturale Diocesano. Di fronte ad oltre un centinaio di   persone, fra cui il vicesindaco di Asti, Davide Arri, il presidente provinciale Coldiretti,   Roberto Cabiale, ha salutato i presenti ed introdotto il moderatore dell’incontro, don   Francesco Cartello, Consigliere Ecclesiastico Coldiretti. Relatori dell’incontro, il direttore   provinciale Coldiretti, Antonio Ciotta e il vicario generale della Diocesi di Asti, Monsignor   Vittorio Croce.  Il primo ha intrattenuto la platea con un interessantissimo excursus sui significati materiali   del cibo e in particolare sul dibattito alimentato dall’Expo, su come nutrire il pianeta e   sulle prospettive lanciate dalla “Carta di Milano”. Il secondo ha evidenziato gli aspetti   spirituali dell’eucarestia, attraverso l’elaborazione storica del concetto di cibo e bevanda,   dall’ebraismo alla Chiesa, attraverso il filo conduttore della convivialità. Se da un lato,   come ha evidenziato Ciotta, anche attraverso la “Carta di Milano” e al progetto Coldiretti di   “Una filiera agricola tutta italiana”, la società deve e vuole tendere alla produzione di cibo   genuino per tutti, sia per aiutare chi è più sfortunato, sia per innalzare lo stile di vita delle   società più avanzate. Dall’altro lato, come ha testimoniato monsignor Croce, la convivialità   di banchettare assieme, come per il fedele rappresenta il massimo punto di incontro   nell’eucarestia, nella dimensione umana rappresenta il punto più alto della civiltà: l’uomo si   differenzia dall’animale perchè quest’ultimo combatte col suo simile per ottenere il cibo.  Sia sotto l’ottica laica, sia dal punto di vista religioso, dunque, il dibattito sociale del tema   del cibo portato alla ribalta da Expo e trattato ampiamente anche nell’enciclica papale   “Laudato Sì”, è come poter sfamare tutti con prodotti genuini e rispettosi   dell’ambiente.  “Lo stesso Santo Padre – ha sottolineato Ciotta – nel suo messaggio in occasione   dell’inaugurazione di Expo, nel finire il suo discorso disse: E che nessun Pane sia frutto di   un lavoro indegno dell’uomo”.