custoria del creatoIn una recente catechesi del mercoledì (22 maggio) il Papa ha ammonito sul rischio di considerarci padroni del creato sviluppando una riflessione che partendo da questa affermazione: “Il creato non è una proprietà, di cui possiamo spadroneggiare a nostro piacimento; né, tanto meno, è una proprietà solo di alcuni, di pochi: il creato è un dono, è un dono meraviglioso che Dio ci ha dato, perché ne abbiamo cura e lo utilizziamo a beneficio di tutti, sempre con grande rispetto e gratitudine”, si concludeva con un pensiero a noi molto familiare: “Una volta ero in campagna e ho sentito un detto da una persona semplice, alla quale piacevano tanto i fiori e li custodiva. Mi ha detto: «Dobbiamo custodire queste cose belle che Dio ci ha dato; il creato è per noi affinché ne profittiamo bene; non sfruttarlo, ma custodirlo, perché Dio perdona sempre, noi uomini perdoniamo alcune volte, ma il creato non perdona mai e se tu non lo custodisci lui ti distruggerà» e questo deve farci pensare”.

Parole che trovano una coincidenza quanto mai interessante con il messaggio della giornata per la salvaguardia del creato, un’iniziativa voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana che quest’anno invita ad “Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città”.

Di questa iniziativa, per la sua collocazione ad inizio settembre quando le ferie sono appena finite e tutti sono polarizzati ad organizzare il grande “settembre astigiano” si parla poco, ma quest’anno con una singolare convergenza di “risorse culturali del territorio” è in fase di lancio la proposta di dare spessore locale a questo richiamo con tre iniziative che si svolgeranno a Pino d’Asti (castello e parrocchiale nel pomeriggio e nella sera di sabato 6 settembre), campagne del nord Astigiano e Vezzolano (nella giornata di domenica 7 settembre): un seminario di studio con esperti, un recital con fotografie, testi e filmati sul restauro del creato, sulla biodiversità e sulle strade del dialogo, una passeggiata verso l’abbazia di Vezzolano per capire la terra, la visita alla Canonica medievale di Vezzolano; concluderà questo insieme di attenzioni al creato e alle creature una celebrazione Eucaristica di preghiera nell’abbazia.

Un mix di iniziative e di attenzioni di cui diremo ancora, ma che richiede fin da subito di appuntare in agenda le date indicate e soprattutto iniziare a parlarne per far crescere la curiosità di leggere il programma dettagliato del tutto che sarà pubblicato entro fine mese con evidenziate tutte le collaborazioni che si stanno interessando all’evento.

 

Michelino Musso