Tra le linee che la lettera pastorale Maria Porta Paradisi traccia a partire dall’esperienza del Congresso Eucaristico, c’è quella di realizzare la Carta d’Intenti. La sua scrittura era stata un’esperienza significativa per diverse ragioni. Innanzitutto perché metteva insieme gli sforzi degli uffici diocesani appartenenti al terzo settore (testimonianza della carità): Progetto Culturale, pastorale sociale e del lavoro, Caritas, pastorale della salute, Migrantes. Inoltre perché era stata realizzata a partire dal contatto con la gente, in particolare coloro che, pur essendo pensionati, dovevano provvedere a mantenere i figli, magari trascurando cure sanitarie per sé. Infine perché c’era stato un coinvolgimento del Consiglio Pastorale Diocesano e sulla base di questo si erano potuti interpellare gli amministratori dei vari comuni. La lettera pastorale fotografa il primo momento dell’attuazione di tale Carta d’Intenti, cioè la scelta dei punti sui quali avviare i primi passi: la promozione del buon vicinato, la collaborazione ecumenica e interreligiosa nelle questioni sociali, il confronto con altre realtà e la ripresa di contatti con gli amministratori. La scelta di questi punti di partenza è stata fatta in seno al tavolo degli uffici del terzo settore, che ha dato poi il via al progetto “Vicini allo specchio” per la promozione del buon vicinato. Il progetto prevede una raccolta di opinioni più al largo possibile sulla situazione del vicinato nelle nostre realtà da passare a Johnny Dotti, esperto che in altre zone d’Italia ha seguito progetti concreti di questo genere, il quale interverrà in un convegno il prossimo 10 febbraio per suggerirci le strade da percorrere. Nel convegno sarà dato spazio anche ai lavori di gruppo per individuare alcune realtà in cui avviare sperimentazioni.  Con questo articolo inizia una serie di contributi su Gazzetta d’Asti che accompagneranno la raccolta di opinioni sul vicinato anche per tenere desta l’attenzione sul convegno. E’ stata incaricata Noemi Gianuzzi, nuova collaboratrice di Gazzetta, della raccolta e della pubblicazione di quanto emergerà: sarà lei dalla settimana prossima a portare avanti questa piccola rubrica, intervistando di volta in volta anche gli amministratori comunali di alcuni paesi della provincia e segnalando via via le modalità di raccolta di opinioni. Intanto si è cominciato ad imbastire anche il filone del dialogo ecumenico e interreligioso sulle problematiche sociali, a partire dalla cura dei malati. Anche su questo ci sarà un convegno sabato 11 febbraio al mattino, che metterà a confronto esponenti di diverse religioni e confessioni cristiane finalizzato non solo a comprendere i diversi approcci ma anche a stabilire relazioni che potranno poi essere consolidate in futuro. E’ possibile scaricare la carta d’intenti dal sito diocesano oppure ritirarne copia in curia o in Gazzetta d’Asti. D.B.