“Finalmente approvata una norma in Piemonte che introduce la tipologia degli alberghi diffusi. In tal senso, avevo recentemente depositato una proposta di legge sulla scia di quanto approvato in Sicilia, la prima legge del MoVimento 5 Stelle. Dicesi albergo diffuso un albergo che mantiene una gestione unitaria pur su stabili diversi: in particolare uno stabile con funzioni comuni (ufficio ricevimento e sala colazione/pranzo) e più stabili dove sono ubicate stanze o appartamenti. L’esperienza per far funzionare correttamente questi alberghi dice che la distanza massima dovrebbe essere di 200 metri tra lo stabile ad uso comune e gli altri stabili, sede dei posti letto; in tal senso si era espresso anche il Presidente dell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi, Dell’Ara, ma non è stato ascoltato. Grazie al mio intervento, dai 2000 metri della Giunta, si è passati a 1000 metri, che sono però ancora troppi, per di più pure tra Comuni diversi. Si tratta di ubicare su alloggi distanti anche fino a due chilometri tra loro amici o colleghi. I quali, poi, per andare a colazione dovranno prendere un mezzo privato. Figuriamoci per chi deve gestire in forma unitaria stanze o appartamenti a tali distanze. In più non si capisce per quale motivo tale albergo diffuso sia limitato solo ai Comuni Montani. Lasciando fuori tutti gli altri Comuni. Forse su pressioni di FederAlberghi?” Davide Bono Capogruppo MoVimento 5 Stelle Regione Piemonte