La-Grande-Bellezza-34509_5“Sorrentino, fresco vincitore dell’Oscar e strenuo difensore del cinema italiano, si è recentemente prestato ad una campagna di promozione di un’automobile Fiat.
Di per sè, nulla di male, se non fosse che si fa leva sull’italianità del prodotto.
Alcuni mesi addietro, il regista era stato intervistato dalla Gruber a La7 e si era detto perplesso da Grillo e dal M5S e dalla sua sicurezza nel dividere il mondo in buoni e cattivi.
Non ci siamo mai arrogati questa capacità, ma da un italiano ci aspetteremmo almeno che sapesse che la FIAT è diventata FCA, nuovo acronimo che conferma la perdita della sua italianità. Più che un video promozionale, sarebbe stato opportuno prestarsi ad una critica costruttiva ad una fabbrica che ha ormai il quartier generale e la quotazione in borsa in USA, la domiciliazione fiscale in Uk e la sede legale in Olanda.
Insomma di italiano c’è rimasto ben poco, anzi siamo al limite della contraffazione di un prodotto Made in Italy: ma si sa che pecunia non olet.
Mi spiace constatare che tra Sorrentino e Ken Loach, che rifiutò il premio dal sindaco di una città come Torino che sfrutta i lavoratori, di classe ne passa parecchia”.


Davide Bono MoVimento 5 Stelle Piemonte