Si apprende che il Dipartimento per le Libertà civili e l’mmigrazione del  Ministero degli Interni ha destinato contributi per 36 comuni della provincia di Asti che accolgono  profughi (richiedenti protezione internazionale). Pensiamo che per questi Comuni della provincia  di Asti sia una bella notizia in momenti di oggettiva difficoltà a reperire fondi, perché consente agli  stessi di poterli investire anche in progetti non esclusivamente finalizzati ai migranti.  Le dichiarazioni dei sindaci  sembrano giustamente orientati a  finalizzarli in progetti per la loro comunità. Il sindaco di Asti li ha già destinati a vari progetti sociali  a beneficio di tutta la sua comunità, anche se preme al coordinatore di Forza Italia intervenire nel  dibattito per dire la sua. Non si comprende, però, la polemica del sindaco Marco Gabusi che ha  sottolineato di ritenere tali fondi “un ricatto bonus” da lui non condiviso, e che a suo avviso quei  soldi dovrebbero essere restituiti alla Città e ai canellesi.  Se lo ritiene un ricatto, a nostro avviso, non li dovrebbe neppure accettare; troppo comodo  polemizzare sui giornali per distinguersi, salvo poi incassarli. Gli ricordiamo inoltre che da sindaco  dovrebbe parlare di “Comunità” intesa come comunità di tutti i cittadini che vi risiedono, che  pagano le tasse e che hanno diritti ed anche doveri, ma anche indistinti dal colore della loro pelle  o dalla loro provenienza. Forse anche quelli hanno contribuito ad eleggerlo. Giovanna Beccuti  Segretario provinciale Partito Democratico