Ferraris Francesca3“A seguito dei più recenti interventi sui giornali locali, il congresso PD si accende di toni aggressivi e provocatori. Ho immaginato ingenuamente che il congresso 2013 potesse segnare una vera svolta, invece vi ritrovo le solite, vecchie, stanche polemiche di sempre e un rinnovato spirito di annessione (quello sì, rinnovato!). Non ho intenzione di rispondere con la stessa moneta, tuttavia vorrei fare chiarezza su alcuni punti che mi stanno particolarmente a cuore. Non sono disposta ad accettare che la mia candidatura possa essere letta come una sfida “contro” qualcosa o qualcuno: il mio impegno da segretario è iniziato esattamente un anno fa, a seguito delle dimissioni del mio predecessore, e ritengo di avere democraticamente il diritto/dovere di ripresentarmi ai nostri iscritti per portare avanti il lavoro iniziato. Chi pensava che potessi essere un segretario “cuscinetto”, che si limitasse a ratificare scelte non condivise, è rimasto deluso. Da quando sono stata eletta ho affrontato con fatica e passione tre primarie e una campagna elettorale; non mi sono mai negata a un confronto, ho cercato di affrontare i problemi senza scorciatoie e puntando a trovare soluzioni e non capri espiatori; non ho mai cercato l’allineamento a tutti i costi, ma ho sempre pensato che posizioni diverse possano coabitare sotto lo stesso ombrello partitico. Ho affrontato alcuni problemi “cronici” del nostro partito come la situazione economica e la situazione dei circoli, vero cuore pulsante della nostra attività sul territorio. Se posso dire di avere amici nei circoli, è soltanto perché sono andata a trovarli, li ho ascoltati e ho provato a risolvere i problemi che mi hanno posto. Credo di aver dimostrato sufficiente autonomia e collegialità nelle decisioni per garantire la necessaria distanza dai personalismi che hanno a lungo caratterizzato la vita interna del nostro partito. Adoro il mio lavoro, faccio politica per passione, perciò non ho mai cercato un ritorno economico, né sento il bisogno di avere padrini a livelli superiori. Ho lasciato spazio ai giovani militanti, valorizzando le loro competenze e condividendo con loro importanti esperienze anche in segreteria. Il rappresentante della mia candidatura è uno di questi giovani, Enrico Mattiuzzo: 24 anni, laureato, consigliere comunale e coordinatore dei Giovani Democratici. Questo per me è  stato “essere il segretario di tutti”, di tutti quelli che credono nel Partito Democratico. Non di quelli che puntano il dito indignati senza cercare una soluzione, né di quelli che non si sporcano le mani, pronti a salire sul carro dei vincitori al momento opportuno. Per continuare il mio impegno, ho bisogno del sostegno di tutti coloro che vivono la politica come passione e come servizio, perché il rinnovamento si pratica, non si predica. Enrico ed io vi aspettiamo per un Aperitivo Democratico venerdì  25 ottobre dalle 18.30 in poi al Bar 3 Bicchieri di Piazza Statuto ad Asti, per fare quattro chiacchiere sul PD che verrà”. Francesca Ferraris