Preg.mo Sig. Sindaco Mi permetto di scrivere questa lettera aperta indirizzandola a Lei in quanto primo cittadino ma l’intento e desiderio è quello che ognuno dei Suoi collaboratori Politici o Dirigenti o altro ancora si senta in indirizzo. Non è nella mia intenzione ripercorrere con questa lettera quanto già riportato nei vari post su Facebook o altri mezzi di comunicazione. Tanto per chiarezza: la visione di una Città, la nostra amata Asti, che per situazioni le più disparate, non gode a mio parere di un periodo di floridità occupazionale; di ordine pubblico (settore in cui purtroppo non siamo fra le migliori posizioni delle classifiche generali); di viabilità e traffico disordinato e rumoroso; nuovi insediamenti come quelli di Piazza d’Armi che forse necessiterebbero di un servizio Bus almeno per le esigenze degli studenti adeguato; di manutenzione aree pubbliche e strutture non certo di buona estetica; di previsioni di interventi costosi che suppongo abbiano giusta ragione nei preventivi (v. Rotonde Casello Asti Ovest o Zona Vetreria); richieste di intervento per messa in sicurezza di alcune aree o strade di cui almeno in un caso mi sono permesso di segnalare. Non è certamente mia intenzione soffermarmi oltre su questi argomenti che immagino siano retaggio anche di “edizioni passate” di altre Amministrazioni. Come cittadino non sono così ben informato. Comunque, mi rendo conto di essermi dilungato oltre le mie intenzioni anche in contrasto a quanto avevo scritto in premessa. In realtà la mia intenzione è ringraziarLa e, mi permetto di ripetermi, tutti i Suoi più diretti collaboratori per aver riportato in questi ultimi giorni la mia memoria indietro di almeno 30 anni, forse anche qualcosa in più. A tempi in cui molti dei Suoi collaboratori erano ancora teneri fanciulli se non ancora in linde fasce. Ah si…..! A cosa mi riferisco!!!!? Ai mesi precedenti la scadenza delle Elezioni Amministrative che se non erro si dovrebbero tenere nella prossima primavera. Finalmente, oggi come allora, si torna ad asfaltare le strade, ci si accorge che esistono le Frazioni (allora chiamate Ventine), magari a ripulire i fossi, cambiare le lampadine, visite programmate nei Circoli dei Paesi (dove ancora esistono) in quel rapporto ravvicinato che tanto faceva “tutti cittadini (quasi)uguali. Allora, dopo vari tentativi e richieste, d’improvviso arrivavano i camion di ghiaia per le strade non asfaltate. In città si asfaltavano anche le stradine “secondarie”. Che tempi quelli. Ma mi creda Signor Sindaco (e collaboratori) non è nostalgia quella che voglio esprimere ma solo un simpatico ricordo a qualcosa che si ripropone. Come si suol dire “corsi e ricorsi della storia”. Quando non si hanno idee si rispolvera il passato, un po’ come i programmatori della televisione che propongono polpettoni a sostituzione dei già insipidi programmi di tutto l’anno a telespettatori obbligati a subire scelte imposte da “economie di marketing” che non rispondono certamente alle preferenze di chi, soprattutto anziani, è costretto a rimanere in città con poca possibilità di svago. Questa lettera vuole essere un ringraziamento per quel soffio di passata giovinezza in cui mi sono ritrovato per alcuni momenti nel leggere quanto viene proposto e attivato nei prossimi mesi per la nostra amata Asti. Questo spirito mi accompagnerà di certo fino alla prossima primavera nella cabina elettorale nell’incertezza che nulla o poco cambierà nelle modalità di fare politica: fase delle promesse, fase della dimenticanza, fase della ripresa in vista di ogni tornata elettorale. Potrò ancora sperare in una vera partecipazione attiva della politica con i cittadini? Con ossequi e auguri di buon lavoro da un cittadino qualsiasi. Pino Furlano