NEGOZIOUna migliore tutela dei diritti ed uno stimolo per una maggiore consapevolezza nelle scelte sono gli obiettivi che si pone il nuovo programma di iniziative a vantaggio dei consumatori piemontesi approvato dalla Giunta regionale su proposta del presidente Roberto Cota e del vicepresidente Gilberto Pichetto Fratin. In continuità con gli interventi realizzati negli ultimi anni, si intende accrescere il livello di maturità dei cittadini sui temi legati al consumo, avviando allo stesso tempo un processo di riflessione e di crescita. Tali finalità vengono realizzate attraverso iniziative specifiche come gli Sportelli del consumatore, che rappresentano il veicolo principale per la risoluzione di problemi specifici. Le risorse stanziate ammontano a 718mila euro e saranno impegnate dalla Regione previa approvazione del Ministero dello Sviluppo economico. “Abbiamo definito questo importante programma in collaborazione con la Consulta regionale per la tutela dei consumatori e degli utenti, con la quale abbiamo avuto un confronto fino alla scorsa settimana – precisa Pichetto – Nonostante la carenza di risorse che al momento non ci permette di integrare consistentemente il fondo destinato al progetto, riusciremo comunque con il budget a disposizione a portare a termine diverse iniziative interessanti. L’aspetto educativo di questo programma è essenziale e lo attueremo dedicando molta attenzione alle nuove generazioni”. Oltre all’attività di assistenza diretta ai consumatori, realizzata mediante gli Sportelli, verrà potenziato il progetto di lotta agli sprechi alimentari, per dare vita ad una nuova cultura del consumo che riesca a superare le carenze informative e le cattive pratiche. Quest’ultimo intervento verrà realizzato insieme alla Regione Valle d’Aosta e prevede anche incontri formativi presso le scuole e l’organizzazione di un concorso che premierà i migliori progetti dei ragazzi sul tema della lotta agli sprechi. Gli Sportelli saranno in tutto 14: 7 a Torino e uno in ogni altro capoluogo di provincia, saranno aperti almeno 23 ore per cinque giorni a settimana e ci si potrà rivolgere per ricevere consigli, ottenere documentazioni, prospettare problemi e avere precise indicazioni operative su come risolverli.