Si è parlato di politiche per il lavoro con l’Assessore regionale Gianna Pentenero e Angela  Motta, Consigliere regionale e candidata Sindaco.  Pentenero (Lavoro e Formazione) ha ricostruito l’andamento del mercato del lavoro  nell’astigiano nell’ultimo anno e mezzo, per poi soffermarsi sulle principali misure regionali  a sostegno dell’occupazione: dal “buono” per la ricollocazione dei lavoratori disoccupati,  alla nuova disciplina regionale dell’apprendistato, volta a favorire, in particolare, la  partecipazione dei giovani al mondo del lavoro, passando per i percorsi di sostegno alla  creazione d’impresa. “Sebbene non manchino elementi di criticità, il quadro occupazionale ad Asti – ha spiegato  Pentenero – mostra più luci che ombre. Lo testimoniano sia i dati Istat relativi al 2016, sia  gli avviamenti al lavoro registrati nei primi tre mesi del 2017. Le dinamiche rilevate  dall’Istituto nazionale di statistica dicono che l’occupazione è aumentata di 2 mila unità,  facendo crescere il relativo tasso di 2,6 punti percentuali (dal 67,4% del 2015 al 70% del  2016), mentre la disoccupazione è scesa dal 9,5% al 7,3%, raggiungendo una soglia di  due punti più bassa rispetto alla media regionale. L’aumento dell’occupazione si è  concentrato nel ramo agricolo, che impiega attualmente 12.000 persone, il 13% circa del  totale; pressoché invariato, invece, l’andamento nel comparto industriale e nei servizi.  Resta critica, anche se in calo e inferiore alla media regionale, la disoccupazione  giovanile, con un tasso del 29,6% nella fascia d’età 15-24 anni, rispetto al 36% del resto  del Piemonte. Inoltre, dopo un anno caratterizzato in tutta la Regione da una flessione  della domanda di lavoro, i primi tre mesi del 2017 tornano positivi, con un incremento, ad  Asti, delle assunzioni dell’11,5%, trainato non solo dai rapporti di lavoro a termine, ma  anche, caso unico in Piemonte, da un aumento dei tempi indeterminati (+5,7%)”. Angela Motta, che punta sul lavoro di squadra per rilanciare la “cultura d’impresa”,  mettendo sindacati, imprenditori e istituzioni allo stesso tavolo, ha annunciato che, in caso  di vittoria, “verrà attuata una lotta senza quartiere alla burocrazia, riformando piano  regolatore e regolamenti affinché gli imprenditori possano avere permessi a tempo zero.  Le gare pubbliche saranno fatte in modo da premiare la qualità e non il massimo ribasso,  in modo da consentire alle eccellenze locali di giocare le proprie carte”.    “E se turismo e agricoltura sono le nostre miniere d’oro ancora tutte da sfruttare – ha  aggiunto Motta – la ripresa della manifattura e dell’edilizia costituisce una delle priorità.  Rilancio commerciale, rigenerazione e riqualificazione della città daranno nuove  opportunità al settore delle costruzioni, agli artigiani, ai liberi professionisti grazie al  restauro e al recupero urbanistico e della bioedilizia.  Stimoleremo tutte le iniziative (come  il nuovo Istituto Tecnico Superiore in materia energetica e ambientale) idonee a mettere in  contatto scuola e impresa e a orientare verso le nuove tecnologie e l’economia  dell’ambiente le professionalità che negli anni si sono sviluppate in settori come  l’automotive o il bianco e che oggi devono riconvertirsi”.