Le certezze, al momento, sono due: il nome della lista, pardon del movimento e il fatto che Giorgio Galvagno non si candiderà il prossimo anno per tornare (sarebbe il quarto mandato) alla guida della città. Il “Movimento civico Galvagno” è stato presentato in una sala Pastrone stracolma di persone; tantissimi hanno dovuto rimanere fuori, tanto che ad un certo momento, lo stesso Galvagno è salito nel foyer dell’Alfieri a spiegare come lavorerà il movimento in vista delle Amministrative 2017. In sala Pastrone ha fatto lo stesso il figlio dell’ex sindaco, Marco: coadiuvato da un gruppo di giovani che gestiscono il movimento dal punto di vista logistico. E politicamente? “Il movimento civico – spiega Galvagno jr – non è un partito e non vuole sostituire alcun partito. Il nostro obiettivo è quello di fare uscire Asti dalla paralisi e dal degrado in cui è precipitata, con idee chiare e persone giuste. Costruiremo il nostro programma mediante l’analisi e il confronto con gli astigiani”. C’è un ultimo nodo da sciogliere: ancora non è stato deciso come sarà scelto il candidato sindaco del Movimento civico Galvagno, se con le primare o in altro modo. Uberto Ghia