Chi va a trovarlo nel prato di Valgera torna a casa con un fiore, caramelle e un sorriso in più. Anche quest’anno l’alpino pioniere Ivano Martinelli è riuscito nella sua impresa, arrivando per primo nella città che ospita l’adunata nazionale. Da Genova, 16 anni fa, ad Asti, la penna nera non ha saltato un raduno, facendo da apripista all’appuntamento del 13-15 maggio. Classe 1945, ferrarese trapiantato a Moncalieri, Martinelli è arrivato ad Asti il 29 aprile, due settimane prima della grande adunata, e ha sistemato il suo campo in un prato di Valgera, messogli a disposizione da una famiglia che abita lì accanto. Alpino da una vita, ha partecipato a una trentina di raduni nazionali fra cui quello del ‘95, “un’adunata bella e significativa”, ricorda Aldo. Gli alpini avevano scelto Asti dopo l’alluvione del novembre di 22 anni fa nella quale avevano aiutato una città in ginocchio: “Gli alpini arrivano sempre per primi nel momento del bisogno”, ha commentato orgoglioso Martinelli. E chi andrà a trovarlo nel suo campo base di Valgera, potrà ascoltare aneddoti e storie delle vecchie adunate, gustandosi un caffè, un bicchiere di vino e una fetta di salame. “Sono qui per accogliere gli astigiani. Chiunque può venirmi a trovare e non rimarrà a bocca asciutta. Offriamo ospitalità a chi vuole passare anche solo un’ora con noi. E’ questo il mio scopo, fare festa e conoscere persone nuove cercando di trasmettere loro i valori di noi alpini”. Nelle due settimane prima dell’adunata la penna nera dal 1966 incontrerà anche i bambini di alcuni asili astigiani: “Da tradizione scelgo una scuola materna per incontrare gli studenti e offrire loro la merenda – spiega -. E’ un’occasione anche per spiegare ai piccoli cosa succederà nella loro città durante l’adunata e cosa vuol dire essere alpino”. Aldo girerà poi in città con il suo inconfondibile motorino tricolore. Ma per essere certi di passare qualche minuto in sua compagnia, fra battute, sorrisi e racconti di vita basta andare nel prato di Valgera, appena dietro al supermercato Penny Market. L’accampamento è ben riconoscibile. Oltre al camper nel quale Aldo custodisce gelosamente tutti gli articoli dei giornali locali che anno dopo anno celebrano il suo arrivo come pioniere degli alpini, ci sono tende, griglie, una doccia, un bagno chimico, lavandini e anche un piccolo dehor dove sono stipate piantine di fiori da regalare tutte le donne che andranno a trovarlo. Un’area dove gli astigiani sono i benvenuti e dove in questi giorni arriveranno altri alpini, storici amici di Martinelli, provenienti da Sicilia, Lombardia e altre parti d’Italia. Un piccolo mondo di festa, solidarietà e accoglienza aperto a tutti.  “Basta aver voglia di stare in allegria nello spirito alpino”. Foto di Roberto Signorini