alpiniAsti  ci riprova e si candida ad ospitare quella che sarà l’ 89^  adunata nazionale degli Alpini. La commissione che deve valutare se la nostra città possiede i requisiti per accogliere gli alpini ha incontrato ieri il sindaco Brignolo nella sala consiliare del Comune. Fabrizio Brignolo ha detto che: “Le istituzioni astigiane si sono mosse per tempo e Asti era pronta già per il 2015, anche se poi è stata scelta L’Aquila, cui va tutta la solidarietà mia e degli astigiani per il terremoto del 2009. Sarebbe stato un peccato perdere il lavoro fatto fin qui, perciò, per il 2016 Asti sarà preparata ancora meglio per accogliere gli Alpini”.  Rivolgendosi ai componenti del Comitato Tecnico nazionale degli Alpini, l’organismo che prenderà la decisione definitiva, il sindaco ha ricordato come “Noi siamo già allenati e rodati, grazie soprattutto al Festival delle Sagre, che ogni anno, nel secondo fine settimana di settembre ,richiama in città 350 – 400 mila persone”. Mettere in piedi un evento del genere ha dei costi non indifferentti. Durante l’incontro si è parlato anche di questo: il Comitato tecnico sostiene che sono necessari almeno 1 milione e 700 mila euro, mentre l’alpino Mario Aresca, presidente del Comitato Promotore astigiano parla di 1 milione e 300 mila euro. Brignolo ha ribadito il sostegno dell’Amministrazione, anche economico: “Dati i tempi difficili, non potremo darvi un euro in più di quello che sarà stabilito, ma d’altra parte nemmeno uno in meno”. Gli Alpini si augurano di non avere brutte sorprese, come quella ricevuta dall’Amministrazione comunale di Pordenone, città sede dell’adunata 2014, che ha chiesto alle Penne nere il rimborso dei “danni ricevuti dai mancati introiti assicurati dai parcheggi a pagamento”. Tutto  ciò a causa del fatto che agli Alpini era stato concesso di piazzare alcune tende “sopra” alcune strisce blu. Uberto Ghia