elenacesteL’hanno cercata per mesi, oltre otto, ma lei non si era mai allontanata troppo dalla sua casa di strada San Pancrazio, a Motta di Costigliole. Sono infatti di Elena Ceste, la donna di cui non si avevano più notizie dal 24 gennaio scorso, i resti trovato sabato mattina nel rio Mersa, in regione Chiappa, a Isola d’Asti. A pochi passi dalla villetta di mattoni rossi. L’esame del dna eseguito dall’anatomopatologo all’ospedale di Asti ha fugato ogni dubbio, spegnendo le speranze di ritrovare la donna viva. I carabinieri del comando provinciale, di concerto con la Procura di Asti hanno diffuso la notizia pochi minuti fa, chiudendosi nel più stretto riserbo, un riserbo che ha caratterizzato tutti questi mesi di indagini senza sosta. Il mistero però continua. Come è arrivata lì Elena? Come è morta? E’ sempre stata nell’acqua, oppure è stata abbandonata nelle campagne della piana in un secondo momento? Domande a cui gli inquirenti dovranno dare una risposta. Lo sconcerto però rimane. Elena era lì. Dal suo sepolcro di fango, si vede bene la casa dove viveva con il marito Michele Buoninconti e i quattro figli. 820 metri separano la casa dal luogo della macabra scoperta, una strada agricola percorribile in poco più di dieci minuti a piedi, ma su cui transitano abitualmente trattori e mezzi da lavoro e che quindi è accessibile anche a un’auto. Non si sa comunque come e quando Elena sia arrivata lì. Quello che sembra ormai certo è che i carabinieri non hanno trovato alcuna traccia di abiti, scarpe e gioielli sul posto. Ricordiamo che il marito, dopo aver denunciato la scomparsa, aveva raccontato di aver trovato i vestiti della donna accanto al cancello. Elena è scomparsa a fine gennaio di un inverno nevoso. E’ possibile che si sia allontanata di casa nuda e che abbia raggiunto il campo da sola, senza essere vista da nessuno nonostante fosse mattina? In quel rio poi è praticamente impossibile togliersi la vita, quindi la donna è morta per cause naturali, per un incidente o è stata uccisa? Quesiti che ora sono sulla bocca di tutti e che alimentano un mistero destinato a durare ancora a lungo. 
Stella Palermitani