gener neuv - gazzetta d'astiChiude il Gener Neuv: si spegne domani, il 22 dicembre, una manciata di giorni prima di Natale, l’ultima stella Michelin sulla città di Asti. A raccontarlo il patron Piero Fassi sembra ancora incredulo, nonostante sia ormai più di un anno che in famiglia, con la moglie Pina e le figlie Maria Luisa e Maura, tutte impegnate nel ristorante, si parla di questa decisione. E dopo? “Faremo festa – scherza Fassi -, ci riposeremo, stacchiamo un po’ la spina da un lavoro che abbiamo tanto amato”. Da cosa dipende questa scelta? “Sono motivi di età e di famiglia. Da un lato io ho ormai 76 anni, mia moglie ne ha 72 e siamo stanchi dopo 43 anni di attività. Le mie figlie invece hanno le loro occupazioni. Maria Luisa in particolare gestisce con il marito una tabaccheria che, unita al lavoro al ristorante, la costringe a ritmi massacranti. Un genitore che vede questo sacrificio non può pretendere che vada avanti. D’altro canto non pensiamo di riuscire a trovare del personale che sostituisca qualcuno di noi quattro. Ma non posso certo dire che siamo felici, anzi, è un periodo di tristezza”. Come stanno reagendo i vostri clienti storici a questa notizia? “Guardi, è un funerale. Pochi giorni fa è venuta da noi una famiglia: sei persone, tre generazioni, i nonni, i genitori, i figli che avevano festeggiato la prima comunione nel nostro ristorante. Alla fine del pranzo la ragazza più giovane è scoppiata a piangere come una bambina. Cosa vuole, un ristorante a volte è anche un luogo dell’anima, quando ci si trova bene lo si ricorda sempre con affetto”. Cosa farà Piero Fassi dal 23 dicembre, il pensionato? “Difficile a dirsi. Vedremo se avrò voglia di coltivare qualche hobby. Tutta la nostra vita finora è stata in funzione del ristorante. Se c’era un oggetto qualsiasi da acquistare lo acquistavamo per il ristorante, in famiglia parlavamo del ristorante: adesso si tratterà di occupare il tempo che prima era dedicato all’attività. Non sono il tipo da portare il cane a passeggio, spero di trovare un passatempo che vada bene per me e che la mia forza di volontà, che è stata così forte e motivata in questi anni, non si spenga del tutto”. L’intervista completa sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 20 dicembre 2013. MN