L’Orange Futsal è campione di Italia. La vittoria ai rigori in gara 4 della finale scudetto ha catapultato la squadra astigiana nella storia dello sport italiano. Incontenibile è stata la gioia del team e dei tifosi, che hanno riempito il Palasanquirico e piazza San Secondo, dove era stato installato un maxischermo per poter vedere quella che è, almeno per il momento, l’ultima partita in serie A degli Orange. Il presidente Claudio Giovannone sembra infatti avere le idee chiare: la prossima stagione la società proseguirà soltanto con il settore giovanile, peraltro anch’esso fresco di ottimi risultati, e non presenterà la squadra maggiore né in Uefa Futsal Cup né in campionato. La decisione definitiva deve essere presa molto presto: entro il 23 giugno la scelta europea, l’11 luglio quella del campionato. A questo proposito è arrivata una lettera da parte dei tifosi proprio per il presidente. I fan si dichiarano ovviamente molto soddisfatti e felici per il risultato conseguito, ma anche preoccupati e incerti per “il futuro non così roseo e cristallino”. Essi sono consapevoli della fondamentale importanza dell’apporto economico degli sponsor; per questo si rivolgono non solo al presidente, tentando di convincerlo a riflettere sulla sua scelta, ma allargano l’appello anche alle istituzioni locali “in primis al Comune di Asti e all’assessorato allo Sport, al Coni provinciale, alla cassia di risparmio di Asti e alla Fondazione CR Asti”. La preoccupazione più grande è quella di perdere un “patrimonio inestimabile di valori e passioni costruito positivamente in oltre 11 anni di vita sportiva”. La città si ritroverebbe priva dei colori e dello stile degli Orange, quando invece si era dimostrata vogliosa di sport e desiderosa di vivere e ospitare grandi eventi sportivi. Il messaggio è molto chiaro: “Chiediamo realmente da parte nostra, una grande e decisa mobilitazione generale da parte di tutti i soggetti in campo interessati e di unire le forze per risolvere il problema”. Il timore è quello di rivedere storie già accadute in passato come la rinuncia alla serie A della Libertas Asti di basket dopo la splendida stagione 1973-74: la caduta degli Orange significherebbe, secondo i tifosi, la morte definitiva dello sport astigiano. Martino Picasso