“Non so se sarò ad Asti il 25 aprile, ma con il cuore sarò al fianco di Giovanni Gerbi e di chi lotta per un mondo migliore! Il mio cuore sarà vicino a chi sfilerà per dignità e diritti, attualizzando i valori della Resistenza. Il mio cuore sarà vicino alla resistenza che nonostante una politica sempre più lontana è fatta di uomini e donne che ogni giorno nella scuola , al lavoro, in casa e nelle piazze resistono. Il mio passo seppur altrove si muoverà con chi denuncia i nomi, i responsabili dello sfacelo di questo paese. Sarò in piazza a celebrare i Martiri della Libertà, la mia scuola media portava quel nome, era la scuola media di un quartiere la Torretta che ha dato partigiani come Stefano Manina morto per la libertà e certamente per un paese più giiusto di questo. Il quartiere di Aseglio detto Fulmine uno dei partigiani di Santa Libera. Sarò con il pensiero nei racconti di mio nonno , che seppur non in prima linea sosteneva i partigiani, sarò nel paese vicino al suo sotto quella lapide di cui mi parlava (a Baldichieri), dedicata a un partigiano Faustino Novara che per salvare il paese dal rastrellamento diede la vita, venne impiccato dai nazisti. Sarò con il pensiero a Santa Libera, perchè quei ragazzi da Armando Valpreda, Fulmine a Gerbi si accorsero da subito che la resistenza era stata tradita. Oggi quel messaggio è più vivo che mai, il nostro paese ha perso molti di quei valori e la politica dei partiti è stata una cattiva maestra. Sarò al fianco di Giovanni Gerbi, fisicamente o spiritualmente. Ogni anno c’è il solito balletto in cui non si sa se potrà parlare, io credo che la paura delle istituzioni nel negare la parola a una voce scomoda e vera sia segno di questi tempi e di questo declino. Io so che Giovanni Gerbi avrà la forza per esserci e per parlare, perchè lo spirito che lo guida non lo farà fermare davanti a un no. Giovanni Gerbi lo conobbi durante il G8, credeva in quel gruppetto di ragazzi che preparavano quell’avvenimento, ci battezzò la nuova resistenza e per noi si mise in polemica dura con l’Anpi. Giovanni da anni denuncia le nuove destre, chiede che il 25 aprile sia una festa del popolo, chiede che il Comitato Unitario Antifascista torni in mano ai partigiani e ai loro eredi storici (i movimenti), chiede che il 25 Aprile venga preparato da quel comitato. Quel comitato nato in occasione della visita di Almirante, osteggiata da Giunta di allora e Anpi oggi è solo un ricordo di quello spirito, è in mano al Sindaco e negli ultimi anni non ci sono state grandi differenze. L’attuale amministrazione ha anche permesso la presenza di Forza Nuova all’interno delle Sale Comunali. Io so che Giovanni il 25 aprile cercherà di ridire queste cose di pretendere ascolto, altrove o ad Asti io spero che parli,che smuova le coscienze, che chieda una Asti antifascista, come fu in grado di essere nella resistenza e a Santa Libera!” Mario Malandrone