“La legge regionale piemontese n°9 del 2 maggio 2016  licenziata all’unanimità dal Consiglio regionale del 26 aprile 2016 e sulla quale il Consiglio dei Ministri ha deliberato la non impugnativa il 20 giugno 2016, al suo articolo 5 obbliga tutti i comuni della regione ad attuare, entro le tempistiche previste dall’articolo 13 (18 mesi, 3 o 5 anni a seconda dell’attività e della data di rilascio dell’autorizzazione), la dismissione delle macchinette da gioco installate entro un raggio di 300 metri dai luoghi sensibili (scuole, chiese, impianti sportivi, ospedali, banche, stazioni, ecc…) per i comuni fino a 5000 abitanti e 500 metri per i comuni oltre i 5000 abitanti.

La stessa legge prevede (art.10) che le funzioni di vigilanza e controllo sull’osservanza delle disposizioni siano esercitate dai comuni che devono trasmettere alla Giunta regionale, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge (appena scaduti), gli atti adottati in attuazione della stessa.

Ad Asti ci siamo limitati, con non poca fatica, ad attuare solo la parte di legge (art.6) che impone la limitazione degli orari di utilizzo delle macchinette da gioco.

La legge regionale avrà pure necessità di chiarimenti, come sostengono le associazioni di categoria, ma è evidente come nella nostra città sia mancata la volontà politica di adottare provvedimenti liberi dai condizionamenti delle categorie interessate. E allora ecco che doverose e obbligatorie iniziative di contrasto alla ludopatia che recepiscono completamente la normativa regionale, come quelle attuate meritoriamente dall’Amministrazione di Villanova,  possono addirittura apparire come innovative e coraggiose.

Facciamo appello agli amministratori piemontesi affinchè, superando logiche elettoralistiche, diano piena attuazione alle disposizioni regionali. Chiediamo altresì alla Regione Piemonte di vigilare ed intervenire affinché la sua stessa legge sia fatta rispettare integralmente in tutti i comuni piemontesi, nostro compreso”. 
Clemente Elis Aceto
, Anna Bosia e 
Massimo Scognamiglio, 

Gruppo consiliare #unitisipuò