clemente elis aceto“La richiesta di mie dimissioni ad opera della dirigenza Pd astigiana risulta oramai tardiva: essendo stata effettuata all’atto della mia uscita dalla maggioranza e non del precedente abbandono del gruppo consiliare Pd, denota un interesse rivolto prevalentemente alle poltrone perdute piuttosto che ai programmi, alle idee e alle persone. A testimoniare ulteriormente questo dato di fatto vi è l’impasse che attanaglia da mesi il Pd astigiano circa la poltrona del Presidente ASP per la quale, assieme ad altri Consiglieri Pd, chiesi a più riprese l’utilizzo di merito e competenze quali criteri per la selezione del suo futuro occupante. Si chiedono inoltre le mie dimissioni per mancanza di “appoggio all’attuale Sindaco e alla sua Giunta”. Ci sarebbe da chiedere a quale Giunta si riferisca e dove fosse il Pd quando ben quattro assessori si avvicendavano e le deleghe venivano redistribuite durante il corso del mandato. Per quanto riguarda la mia candidatura all’interno della lista Pd, vorrei appena far notare che ad eleggermi non è stato un partito ma sono stati tutti i cittadini che hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale. Richiedere le dimissioni sulla base della mia candidatura in una lista, principio che tecnicamente è denominato “vincolo di mandato”, omette volontariamente di specificare che tale vincolo è anche basato sul programma elettorale e conseguentemente sul suo stato di attuazione. Proprio per coerenza e rispetto di tutti i cittadini che mi hanno eletto sono uscito, nei fatti, da una Maggioranza che si sta dirigendo altrove rispetto all’idea di cambiamento proposta in campagna elettorale. Altrettanto richiedo allora alla dirigenza del Pd astigiano che, in coerenza con le proprie parole, sono certo non tarderà a far proporre ed approvare in Consiglio comunale, al proprio Sindaco e al proprio Gruppo consiliare, un provvedimento che introduca nello Statuto comunale astigiano il “vincolo di mandato”. Personalmente ritengo tale vincolo incostituzionale e inaccettabile, ma se la dirigenza Pd dimostrasse, nei fatti, di dare seguito concreto alle proprie convinzioni, io rassegnerei immediatamente le mie dimissioni. Ho molta stima e rispetto per gli elettori del Partito Democratico, sono preoccupato per loro essendo a conoscenza delle dinamiche verticistiche che lo governano e non sarei meravigliato se l’ultima uscita infelice fosse il frutto di un dibattito per nulla collegiale e approfondito”. Clemente Elis Aceto, 
consigliere comunale indipendente di Asti