Sabato 11 maggio le associate del CIF di Asti, della provincia e della regione Piemonte, si sono trovate ad Aosta per l’annuale incontro e per vivere, insieme, una giornata di Spiritualità.

Presso l’istituto S. Giuseppe , alle 10,45, la presidente del CIF di Aosta ha aperto l’incontro ringraziando i presenti ed ha dato, poi, la parola al vescovo della città, mons Franco Lovignana che, esaltando la bellezza del ritrovarsi  insieme in questo particolare  momento di  crisi, ha ricordato lo statuto dell’associazione CIF che opera in campo civile, sociale e culturale,  secondo i principi cristiani e le regole che noi, come associate, cerchiamo di mettere in pratica, definendo il nostro lavoro “declinazione in linguaggio laico di altrettanti principi evangelici”.

Il vescovo, poi, ha invitato tutti ad essere presenti costruttivamente nella società, con iniezioni di idealità  e come credenti nel bene comune.

La presidente regionale Renza Binello, ringraziato il Vescovo per la positività delle  sue parole  ha  presentato don Domenico Cravero, il relatore sul tema “in casa di Marta e Maria, oggi.”

Come sempre, don Cravero è penetrato nei cuori e nelle menti, parlando della  solidarietà, nostro impegno principale.

La casa di Marta e Maria, vista come società  da Luca ,nel suo vangelo, è servita da metafora.

Il servizio e l’ascolto, quelli di Marta e Maria, sono stati definiti i carismi femminili, la specificità  della donna, atta ad agire nella comunità civile e cristiana, anche ai giorni nostri.

Le due donne bibliche siano d’esempio a questa società, dov’è corrotto il codice dell’amore, dove c’è  l’impoverimento umano e domina la violenza contro la donna.

Don Cravero ha parlato dell’amore nei suoi aspetti, eros, filia, agape, sempre attuali, pur con tempi, costumi e denominazioni diversi; Marta e Maria, ancora oggi, devono stare insieme per costruire nel tempo la storia dell’amore: insieme come benedizione, insieme in famiglia, nella società, nelle associazioni.

Terminata l’esposizione, si è chiesto al relatore come attirare i giovani nelle associazioni che stanno, purtroppo, invecchiando.

Tocca alle persone avanti negli anni, con bagagli di conoscenze ed esperienze,con maggior tempo a disposizione, grazie anche all’allungamento della vita, mettere tutto a disposizione dei giovani e con modi nuovi ( calzante l’esempio delle botti nuove per un ottimo vino d’annata) :  facendo formazione, leggendo, confrontandosi, avvicinandosi .

Alla relazione è seguita la preghiera, la lettura di Luca  e la riflessione sul brano.

Poi, il pranzo,  la visita guidata ai monumenti di Aosta, il rientro.

Carla Riva – Cif