“Le consultazioni sulla proposta di piano socio sanitario si sono concluse ovunque nello stesso modo, ovvero con un totale dissenso nei confronti delle scelte effettuate da Cota e Monferino. Amministratori, operatori sanitari e sindacati hanno bocciato un piano dall’impianto essenzialmente economicista, che pretende di separare l’ospedale dal territorio e che priva i Sindaci e le comunità locali di qualsiasi ruolo, impedendo loro anche di esprimere un parere sulla scelta del direttore generale.
Cota, pertanto, non si illuda di far approvare il piano in fretta e furia entro la fine dell’anno, ignorando la grande insoddisfazione registrata in tutte le Province. Il piano deve essere ‘resettato’, rivedendolo alla luce di quanto emerso nelle consultazioni (riconsiderando anche la scelta di sacrificare Asti a favore di Alessandria) e attraverso un serio confronto con le forze di opposizione in Consiglio regionale. Non farlo sarebbe solo un gesto di arroganza e un’offesa nei confronti dei piemontesi”.

Angela Motta