“Sulle prime pagine di tutti i giornali di oggi si legge che la Commissione Europea contesta l’Imu, per “la scarsa progressività e il fatto che sia troppo slegata dai redditi”. Osserviamo che la Città di Asti ha “anticipato” la Commissione Europea ed è uno dei pochi comuni in Italia ad aver introdotto un meccanismo di progressività, prevedendo un’aliquota supplementare per chi possiede “grandi patrimoni” (più di quattro unità immobiliari oltre la prima casa) e un’aliquota mediamente più bassa che nel resto d’Italia per chi ha meno proprietà. Sono inoltre stati previsti (in aggiunta agli sgravi contemplati dalla norma nazionale) ulteriori “sconti” sull’Imu sulla prima casa per chi ha redditi molto bassi (il rimborso per chi ha un ISEE inferiore a 11.000 euro e un rimborso parziale per chi ha un’ISEE leggermente superiore, ma è gravato dal mutuo  “prima casa”). Riteniamo che questo sforzo, finalizzato a rendere meno ingiusta una tassa iniqua, sia stato compreso dai Cittadini, che hanno risposto positivamente: il gettito previsto per la seconda rata, scaduta il 17 dicembre scorso, è stato infatti conforme alle previsioni. Si è così confermato il senso civico dei Cittadini astigiani, ai quali va il nostro sentito apprezzamento”. Santo Cannella, assessore al Personale e Bilancio e Fabrizio Brignolo, sindaco di Asti