asti possibile“Metodi e scelte utilizzati per la nomina del Presidente ASP ci hanno dimostrato chiaramente che “cambiare verso” significa che “tutto deve cambiare affinchè tutto rimanga uguale a prima”… O magari peggio. Così al vertice della più importante partecipata astigiana, in procinto di assumere importantissime decisioni per il futuro della città, viene chiamato, ma verrebbe da dire confermato, il segretario provinciale del Partito Democratico. Si tratta di una conferma contraria alle stesse dichiarazioni di intenti del Sindaco: «Anche in questa occasione la nomina seguirà il criterio delle competenze: ricordo che delle venti nomine effettuate negli enti più importanti, in dodici casi ho confermato gli incarichi conferiti dal mio predecessore di opposta parte politica, a dimostrazione del fatto che non appartiene alla nostra cultura politica il vecchio manuale Cencelli, ma ci ispiriamo solo all’interesse della città». Quale possa essere l’interesse della città ad avere a capo della sua maggior partecipata il Segretario provinciale del Pd e le competenze specifiche di cui quest’ultimo sia portatore, a noi non è affatto chiaro così come non ci capacitiamo dell’abilità del Primo Cittadino di generare sistematicamente, per sé e per i propri colleghi di partito o di Consiglio, un cumulo di cariche o una inconferibilità/incompatibilità. Apprendiamo poi dalle interviste ai giornali che la neopresidente considera la sua una nomina politica: «questo è un ruolo politico e pertanto dev’essere affidato a una persona che gode della fiducia del sindaco». Delle due l’una: il Sindaco dice di aver nominato per competenza, quindi in base ai curricula pervenuti; la Presidente afferma trattarsi di una nomina politica, quindi senza minimamente considerare i curricula pervenuti. Sosteniamo con vigore la necessità urgente, per il Comune di Asti, di dotarsi finalmente di uno strumento che regolamenti e renda trasparenti le procedure di nomina presso enti, aziende, istituzioni e società partecipate. Tale strumento dovrebbe prevedere l’istituzione di un’apposita commissione indipendente per la valutazione delle competenze, delle incompatibilità e delle inconferibilità di tutti coloro i quali si propongano all’Ente per una nomina”. Il Comitato “Asti Possibile”