“Sceglierò le persone in base alle loro competenze, senza guardare le opinioni politiche” recitava il libretto elettorale del sindaco Brignolo, lo stesso che ho condiviso nel 2012, che condivido tuttora e per il quale i cittadini mi hanno eletto. La richiesta di dimissioni della dirigenza Pd astigiana e la vicenda Asp rappresentano l’emblema delle motivazioni che mi hanno indotto ad abbandonare il Pd e la Maggioranza consiliare: si dovrebbero chiedere le dimissioni di chi esegue il contrario di ciò che è contenuto nel programma elettorale e non di chi, con forza, ne pretende il rispetto indipendentemente dal partito in cui è stato eletto. Nulla di personale nei confronti della neo presidente, ma con la scelta di Giovanna Beccuti alla presidenza dell’Asp si sono perse diverse ulteriori opportunità politiche di “cambiare verso” rispetto al passato tenendo fede proprio a quel programma: non si è interrotto il cordone ombelicale politica-partecipate con la nomina a presidente della segretaria provinciale del Partito Democratico, non si è interrotta la cattiva abitudine politica di produrre cumuli di cariche e poltrone impegnative, non si favoriscono competenza e merito se il processo di selezione rimane una formalità di facciata, non si mette al centro la persona se si sviliscono gli sforzi di chi si è proposto alla Presidenza in virtù delle proprie esperienze professionali, non si favorisce la trasparenza se la procedura di selezione dei candidati non segue criteri chiari e condivisi di valutazione, non si mettono neppure al centro le istituzioni se non si sottopone la scelta del Presidente alla nuovissima Commissione speciale sulle partecipate e se si disattendono le stesse disposizioni del Consiglio Comunale: “nei prossimi CdA siedano persone con dimostrata e comprovata esperienza, nominate a seguito di presentazione di curricula e dopo aver definito criteri chiari e partecipati di valutazione”. Per il futuro auspico che il Comune di Asti si doti di un “Regolamento sugli indirizzi e le procedure per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni e società partecipate” che preveda la costituzione di un organismo comunale indipendente atto alla selezione oggettiva dei candidati, anche verificando l’eventuale sussistenza di incarichi plurimi, inconferibilità e incandidabilità, così come già avviene in altri Enti Locali italiani”. Clemente Elis Aceto, consigliere comunale indipendente di minoranza