Davide Bono MoVimento 5 Stelle“Il partito democratico si lamenta giustamente del probabile disavanzo 2013 di 1,3 miliardi di euro della Giunta Cota (in realtà almeno 2,2 miliardi di euro spalmati in 3 anni), nonostante l’afflusso di cassa Romani di oltre 3,5 miliardi di euro in pochi mesi (a cui vanno tolti 640 milioni messi a copertura degli ammortamenti non sterilizzati in Sanità).

C’è da chiedersi se si renda conto la politica Regionale del buco che ha creato negli ultimi 15 anni, con spese sempre sopra gli 11 miliardi (e spesso a 12 con la Bresso) a fronte di entrate reali pari a poco più di 10,5 miliardi di euro, al netto dei mutui.
L’ex Presidente Bresso mi ha risposto in Commissione dicendo che i suoi oltre 5 miliardi di mutui sono serviti a fare investimenti, ma a parte dover rendicontare ai piemontesi quale miglioramento di servizi (scuole, ospedali, treni) siano stati prodotti, dovrebbe spiegare come intendeva ripianarli, se nel frattempo si accumulava un debito commerciale (ritardato pagamento dei fornitori) multimiliardario.
Il problema è che, né Pd né ex-Pdl sembrano aver capito l’entità della crisi dei bilanci pubblici.
Il bilancio 2014 della Regione dovrebbe pareggiare alla cifra monstre 12 miliardi 452 milioni, di cui 1 miliardo 338 milioni di entrate straordinarie (DL 35, che non ci sarà nei prossimi anni), per un totale di “spese ordinarie” di poco sopra gli 11 miliardi e 100 milioni. Peccato che le entrate reali siano sempre sotto i 10 miliardi e mezzo, quindi anche nel 2014 o si risparmieranno 600 milioni di euro o si creerà un altro disavanzo.
Per risparmiare 600 milioni ci vorrebbe almeno un taglio lineare delle spese del 5% che significherebbe un bagno di sangue in Sanità e Trasporti. Molto più fattibile un lavoro certosino andando a tagliare e ridurre migliaia e migliaia di spese inutili, tra cui il miliardo di investimenti, senza tagliare posti di lavoro.
Nel frattempo il Piemonte affronterà una crisi economica e sociale senza precedenti in cui sarebbe fondamentale poter mettere in campo concreti aiuti alle famiglie, agli anziani, al sostegno all’affitto, nella speranza che la politica europea modifichi il folle status quo dell’austerità in tempi di recessione.
E’ evidente a tutti, tranne al PD e a buona parte del centrodestra, che mantenere la rotta tedesca, significa affondare il paese nel baratro del Terzo Mondo. E noi questo non lo possiamo permettere”.

Davide Bono MoVimento 5 Stelle Piemonte