“La lettera di Angela Quaglia ai giornali accredita l’idea (assurda oltre che ovviamente falsa) che Palazzo Alfieri sia stato utilizzato come “residenza privata” per “ospiti del Sindaco”. La verità  è che la Città di Asti è riuscita ad ospitare i quasi duecento delegati e i produttori di vino dell’Arev, l’Associazione delle Regioni Viticole Europee: un organismo non proprio insignificante e non certo privato, visto che raggruppa settantacinque regioni (dalla Champagne, alla Borgogna, all’Andalusia…) di diciotto stati europei. Per una sera, insomma, siamo stati la capitale europea del vino e abbiamo centrato l’obbiettivo di accreditare la vocazione turistica della città presso interlocutori influenti e qualificati. Il fatto di criticare (e se possibile bloccare) sempre tutti gli sforzi che si fanno per portare ad Asti qualcosa di nuovo è una delle cause del ritardo che la Città sta pagando anche in termini di economia e occupazione”. Fabrizio Brignolo, sindaco Asti