Atc“Indubbiamente la vicenda, tutt’ora in fase di accertamento, dell’Atc Agenzia di Asti sta provocando in diversi ambienti sconcerto, scoramento e preoccupazione. Ovviamente non è mia intenzione entrare nel merito della vicenda giudiziaria per la quale, probabilmente giustamente, si mantiene un necessario riserbo ma preoccupa lo stallo degli attuali vertici Atc che sembra aver paralizzato l’attività governativa in un ambito dove la platea dei portatori d’interesse/senza casa cresce sempre più a fronte di un’offerta inadeguata e  che, invece richiederebbe una sinergia  e una un’unità d’intenti con i soggetti che svolgono un ruolo prevalente nella gestione degli aventi diritto alla casa, primo fra tutti il Comune di Asti. Fosse anche solo  perché nei momenti  difficili salire sull’Aventino o chiudersi a riccio non facilita la comprensione dello stato delle cose soprattutto se, tale comportamento, può pregiudicare l’azione  a favore degli “utenti” ovvero dei concittadini  disagiati , spesso e volentieri, non solo dalla mancanza di un tetto. Mi riferisco anche al fatto che non avere un direttore e affidare tutta la gestione di una macchina complessa e delicata come l’Atc alla professionalità e orgoglio dei dipendenti non basta. E’ necessario che qualcuno si prenda la responsabilità di ristabilire il giusto ordine dei vertici Atc. Che poi sia competenza dell’attuale Consiglio di Amministrazione o della Regione Piemonte che invia un commissario ad acta poco importa. Ma che si faccia. Tra l’altro la Legge Regionale del Piemonte n° 3 del 17/02/2010 all’articolo 41 stabilisce chiaramente che “ Se le Atc non adottano atti e provvedimenti obbligatori per legge  o, comunque, provvedimenti necessari al buon funzionamento dell’Ente o ne ritardano l’adozione , la Giunta regionale fissa un termine per adempirvi, trascorso inutilmente il quale, adotta direttamente tali atti o provvedimenti. Addirittura l’Art. 42 prevede che si possa addivenire  allo scioglimento degli organi di amministrazione per casi ben specificati ma questo, appunto, dovrebbe essere la Regione  che accerta. Invece da essa tutto tace e preoccupa il fatto che l’attuale situazione regionale porti a procrastinare a tempo interminato ogni decisione in merito. Pertanto chiediamo con energia ai nostri riferimenti in Regione, siano essi Assessori o Consiglieri, di perorare la causa affinchè si intervenga. La commissione Servizi Sociali che ho l’onore di presiedere intende far mantenere alta l’attenzione tramite tutte le vie delle quali può disporre mediante azioni anche individuali già emerse come quella della Consigliere comunale Mariangela Cotto o della Consigliere regionale Angela Motta. A tal proposito la commissione ha chiesto tramite l’Assessore SS.SS Piero Vercelli un incontro con il Consiglio di Amministrazione  ATC , poiché ad oggi, anche il Comune stesso, dispone solamente di notizie comparse sugli organi d’informazione. Tutto ciò da intendersi unicamente per favorire una corretta informazione e una comune linea di “ripartenza””. Vincenzo Calvo, consigliere comunale, presidente IX° Commissione comunale permanente Servizi Sociali, Asili Nido e Cooperazione Internazionale