“Il “riequilibrio finanziario” si e’ ottenuto esclusivamente con nuove tasse, imposte ,marche da bollo e tagli sulle pensioni e amministrazioni locali, quest’ultime obbligate a compensare con nuove tasse e l’aumento delle addizionali. Sono trent’anni che le ricette sono sempre le stesse. Forse è ora di cambiare rotta?
Per l’ennesima volta, le banche hanno bruciato una quantita’ di denaro impressionante: perchè le lasciano socializzare le perdite e privatizzare gli utili ?
La soluzione ai problemi italiani sono la liberalizzazione dei taxi, 5000 farmacie e 500 notai ?
Perchè chi lavora e paga le tasse viene additato come evasore mentre chi non le paga viene incensato e invitato ai talk show?
Perche’ lo stato pretende  il massimo da noi quando il primo a non adempiere e’ lui ?
Vista la proposta di pagare i debiti dello stato verso le aziende con buoni del tesoro, li stamperanno su carta commestibile ?
Perche’ siamo amministrati da persone che hanno scritto libri esclusivamente perche’ hanno letto dei libri?
Oggi occorre un nuovo patto tra lo stato e i cittadini, ascoltando la base della piramide sociale, quella che tutte le mattine tira su una serranda o ha serie difficoltà a pagare le tasse universitarie ai propri figli. Quelli si, che sono degli ottimi amministratori.
Nonostante tutto abbiamo ritenuto:
La libertà è dare la vita per difendere un’idea che non si condivivde.
Per questo motivo, nonostante i fatti tragici recentemente occorsi nella nostra provincia, abbiamo deciso il proseguo delle manifestazioni a sostegno al mondo dell’artigianato  e piuù profiquamente a tutto il mondo del  lavoro.
Siamo vicini ai colleghi dell’autotrasporto, che come più volte abbiamo denunciato, sono allo stremo delle forze e con orrore, abbiamo appreso del gravissimo lutto che li ha colpiti.
In respetto di un evento  così terribile, adotteremo un tono dimesso eliminando tutto ciò che poteva essere travisato  o male interpretato , dando in un momento così difficile per le attività produttive e le famiglie , la giusta voce per esprimere tutta la loro sofferenza. Una voce, che non vuole essere eversiva, ma bensì dentro tutti i parametri previsti dalla legge  e  che vuole utilizzare correttamente tutti i canali istituzionali che il nostro ordinamento ci mette a disposizione, per far valere la ragione sui numeri. Siete  tutti invitati  a partecipare , nel rispetto del prossimo e con la convinzione che insieme, si ottiene molto piu’ con la carta che con la spada”.
Biagio Riccio, presidente di Confartigianato Asti