“Con il decreto legge 138 del 13 agosto scorso, l’ex Governo Berlusconi ha ristabilito il numero massimo di componenti per il Consiglio Regionale in 50 unità per le Regioni con popolazione da 4 a 6 milioni di abitanti.
In Piemonte è stata appena presentata dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio un’apposita proposta di legge (la numero 164) che recepisce queste variazioni. ? ?In base al principio di rappresentatività territoriale, ritengo di poter affermare che la diminuzione di componenti risolve in modo distorto il problema della spesa di mantenimento dell’Ente, che potrebbe invece essere affrontata in modo più incisivo diminuendo significativamente la spesa per ogni singolo consigliere anziché il numero totale degli stessi. ? ?E’ utile ricordare che, per ogni gruppo consiliare, il primo eletto proviene giocoforza dal territorio della provincia di Torino, per cui la proporzione tra consiglieri torinesi e consiglieri provenienti dagli altri ambiti territoriali sarebbe oltremodo accresciuta nella direzione dei primi”.
Fabrizio Biolé –  vice capogruppo regionale MoVimento 5 Stelle