“I dati del congresso provinciale del PdL, chiusosi questa notte con la proclamazione di Paolo Milano a coordinatore provinciale, dimostrano che la nostra componente raccoglie il 43% dei consensi. L’insieme degli iscritti che ha una visione critica sulle modalità di condurre il partito non è infatti una piccola sacca fisiologica di scontenti. “Liberi e forti” rappresenta quasi la metà del partito e tutti insieme, oggi più forti e convinti di ieri, siamo pronti a diventare la più grande anima del Pdl provinciale. Questo congresso ha dimostrato che, se è finita l’era delle quote 70- 30, ora ne è nata una nuova, che vede i LIBERI E FORTI come protagonisti con poco meno della metà dei tesserati provinciali.
Posto che all’interno dello schieramento variegato che ha sostenuto Paolo Milano, sono presenti rappresentanti che non sono di Progett’azione, si può serenamente affermare che tale componente da sola è minoranza nel Popolo della Libertà di Asti e questo dato è molto importante. Lo stesso sindaco Giorgio Galvagno ha infatti dichiarato di non essere riconducibile a Progett’azione e verso la stessa ha dichiarato una sostanziale indifferenza.
Siamo di fronte al superamento della ”dottrina verticistica” e alla certificazione del fatto che esistono importanti criticità da dirimere sulla gestione del partito. La vittoria è stata conquistata infatti con uno schieramento di forze del tutto impari, situazione però che ha fatto emergere in maniera ancora più evidente la solidità e l’energia della nostra componente, che, già da oggi, è al lavoro per un vero rinnovamento del partito finalizzato alla vittoria elettorale nelle prossime elezioni comunali”.
Marcello Coppo