MARCELLO COPPO“Leggendo le notizie in merito al congresso provinciale del Pd di Asti mi è venuto da sorridere. Da un lato il Pd vota convintamente di dare, l’inutile anche per i destinatari, cittadinanza astese agli extracomunitari, invece di pensare al lavoro e altri problemi più concreti, e dall’altro prevede nel proprio regolamento congressuale che ci si possa tesserare anche il giorno del voto del congresso provinciale, extracomunitari compresi. Il Pd inoltre si loda di aver indicato una ministra come la Kyenge solo perché nera ed ex extracomunitaria. Fino a qui, non condivido quanto sta facendo il Pd, ma ne rilevo la coerenza nel fare ciò che meno serve all’Italia e agli Italiani. Nel momento in cui il partito è più trasparente nelle proprie “discussioni interne”, ecco che si palesa l’ipocrisia propagandistica Pd: gli extracomunitari vengono additati come estranei al partito e non degni di tesserarsi, di votare e di incidere sulla linea politica e sull’elezione degli organi di vertice del partito. All’interno del Pd hanno infatti confuso la questione morale con la presunzione di superiorità morale di chi compra l’Unità… non è pagando l’euro e venti al giorno che il proprio voto vale di più, anche se ne sono sempre stati convinti. Si può concludere che le verginelle del Pd si sono palesate per quello che invece sono ovvero delle desperate housewife che si sciacquano la bocca con gli extracomunitari ma solo se questi stanno al loro posto (cosa impossibile e contraria al regolamento congressuale Pd) in una relazione extraconiugale”. Marcello Coppo, Fratelli d’Italia