Costi della politica, Bono: "Dopo lo scandalo del Lazio, arriva il ciclone in Piemonte"Questa mattina il Segretario Generale ha inviato ai Consiglieri Regionali i dati relativi agli importi corrisposti a Consiglieri e Ufficio di Presidenza “a titolo di indennità di presenza e di rimborso chilometrico”, a fronte di autocertificazioni nell’anno 2011. Si tratta quindi di richieste di rimborso inoltrate dai Consiglieri relativamente ad attività svolte al di fuori del Palazzo, sono escluse pertanto le sedute di Consiglio e le Commissioni, e in base ad autocertificazione. Dal momento in cui siamo entrati in Consiglio Regionale abbiamo portato avanti una battaglia per la riduzione dei costi della politica, battaglia che, certo ricorderete, ha provocato reazioni bipartisan molto forti  (http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/piemonte/2010/12/per-un-pugno-di-euro.html). L’abolizione dell’autocertificazione è uno dei primi passi in questa direzione: si tratta di condotte penalmente illecite su un fatto spregevole, ma lecito, cioè l’ennesimo privilegio dei Consiglieri Regionali. Ogni Consigliere può infatti a seguito della delibera 152-5666 del 13.02.2001, presentata dall’allora Presidente del Consiglio Roberto Cota, e votata da tutto l’emiciclo (centrosinistra, centrodestra, compresi i radicali con Mellano, che ora sbraitano in piazza), auto-dichiarare la sua partecipazione ad incontri “istituzionali” per percepire il gettone di presenza di 122 € e il rimborso spese di 0,5 €/km per i chilometri percorsi tra la residenza e la sede della riunione e ritorno, fino ad un massimo di 30 al mese (in passato se ne potevano fare anche più di una al giorno!!), finendo per raddoppiarsi lo stipendio già cospicuo, fissato intorno a 10.000 €.  I più “attivi sul territorio” sono stati Lupi (Verdi Verdi) e Boniperti (Progett’Azione) per un monte di 31 e 36 mila € netti l’anno oltre ai 200 mila lordi  già percepiti di base. A seguire Cortopassi (Pdl), Tiramani (Lega Nord) e Angela Motta (Pd). Ma sembra che negli scorsi anni i Consiglieri abbiano autodichiarato ben di più come risulta da questo articolo.  Per questo abbiamo fatto  richiesta di accesso agli atti per visionare tutte le autodichiarazioni negli anni precedenti, che per ora ci è stata negata, per cui ci batteremo. Inoltre stiamo rinnovando la richiesta di sopprimere le indennità di presenza, i cosiddetti gettoni che sono verso tutti, e di non limitarsi alla soppressione delle sole autodichiarazioni. Diversi Consiglieri sono nel 2011 a quota zero autodichiarazioni, tra cui Artesio (Fds), Biolè e Bono (M5S), Bresso (Insieme per Bresso), Burzi (Progett’Azione), Cerutti (Sel), Costa R (PDL), Dell’Utri (Moderati), Giovine (Pensionati), Laus, Pentenero, Reschigna, Ronzani (Pd). Presto, speriamo, i dati saranno online, nel frattempo faremo valere la nostra richiesta di accesso agli atti per gli anni precedenti“. Davide Bono – Capogruppo in Consiglio Regionale MoVimento 5 Stelle