Municipio di Asti“Non mi sottraggo al rito del commento delle dimissioni dell’Assessore Alberto Bianchino.  Penso che gli errori del sindaco Brignolo partano da lontano: dall’esclusione della sinistra della città (la Federazione della Sinistra che oggi rappresento in Consiglio), il mancato apparentamento con Sel con la conseguente scelta di una maggioranza fortemente spinta al centro ed infine la formazione di una Giunta frutto più degli equilibri politici che non delle capacità e competenze. La storia del Comune di Asti è quella, a partire dal 1994, di una continua alternanza di governo tra gli schieramenti in campo. Centro Destra e Centro Sinistra, dopo i rispettivi periodi di governo, alle scadenze elettorali, sono sempre stati mandati a casa dagli elettori. Che il sindaco Brignolo pensasse di poter fare bene solo con i voti elettorali restringendo l’area governativa del suo   schieramento, era una miope illusione, come anche pensare di poter gestire il Comune senza persone che invece poteva trovare all’interno degli schieramenti precedentemente nominati.  Errore che ha portato il Sindaco ad accentrare sulla sua persona sempre più competenze alle quali, anche per una caratteristica della sua personalità, non sono seguite decisioni forti e tempestive.  Ha nominato assessori in Giunta che si potrebbero definire, parafrasando Kundera, all’insegna “dell’insostenibile leggerezza dell’essere”. Da qui dopo circa due anni di “nulla di fatto”, anche in relazione alle critiche condizioni di bilancio, l’idea di un ipotetico rilancio, nominando l’esperto e capace Bianchino e assegnandogli deleghe assessorili pesanti e forti ma tali da creare un evidente squilibrio in Giunta e all’interno della maggioranza in Consiglio. Chi conosce Bianchino meglio del sottoscritto, sa che egli non è avvezzo alle lunghe mediazioni e ai giochini politici basati più sulla ricerca del consenso che non sulla realizzazione delle opere. Mi risulta difficile pensare di porgli  i bastoni fra le ruote senza provocare una sua reazione e penso che il punto di rottura si sia avuto nella stesura dell’ultimo bilancio con le conseguenze che noi tutti conosciamo”. Masssimo Scognamiglio, consigliere comunale Federazione della Sinistra